Il taglio del nastro ad Ascoli e Castel di Lama, rispettivamente in via Dino Angelini n. 70 e in viale Ancaranese n. 2, avverrà domani pomeriggio, alle ore 18.30. Il governatore della Regione Marche e Valeria Senesi, dopo il taglio del nastro e un brindisi inaugurale, ascolteranno le idee, le istanze e i suggerimenti di tutti i cittadini presenti.
L’inaugurazione delle sedi – dice la Senesi – non rappresenterà solo un momento conviviale, ma l’inizio di un cammino grazie al quale sarà possibile costruire un programma per un Piceno più forte. Nelle sedi, infatti, verranno distribuite delle cartoline nelle quali i cittadini potranno scrivere delle proposte, delle idee, dei suggerimenti, per cambiare il volto del nostro territorio. Una volta compilate, le dovranno restituire ed un’apposita commissione si occuperà di esaminarle’. Intanto, è on-line il sito www.senesivaleria.it .
Inaugurazione sede Pietro Colonnella a San Benedetto e Porto d’Ascoli
Sabato 23 gennaio, alle ore 11.30, in via Damiano Chiesa (angolo Piazza Cristo Re a Porto d’Ascoli), verrà inaugurata la sede elettorale di Pietro Colonnella. Nel corso dell’inaugurazione, il candidato del Pd al Consiglio Regionale delle Marche, Pietro Colonnella terrà una conferenza stampa nella quale verranno affrontati i temi del lavoro e del sociale, della sanità, delle infrastrutture, dell’Università, della scuola e delle politiche giovanili. «E’ mia intenzione porre l’esperienza fatta come di Presidente della Provincia e Sottosegretario di Stato del Governo Prodi, e la fitta rete di relazioni creata in questi anni di attività, al servizio della comunità locale e del governo regionale – ha sottolineato Colonnella - per creare progettualità, occasioni di rilancio e occupazione. Occorre costruire modelli di sviluppo e occasioni di investimento – ha aggiunto Colonnella - riprendendo in maniera innovativa l’esperienza positiva e la filosofia dei Patti Territoriali che tante risorse hanno portato in questo territorio consentendo la creazione di alcune importanti infrastrutture e l’ampliamento di realtà produttive, oggi attive ed in perfetta forma, senza il quale, probabilmente, le stesse non avrebbero resistito all’urto della crisi».