che il centro destra ascolano aveva deciso di porre termine ad una situazione trentennale in cui, in ogni e qualsiasi situazione, sia se fosse consigliere comunale, o presidente del consiglio comunale, o consigliere regionale, o senatore o deputato, tutto dipendeva dai suoi voleri del momento o da strategie a lui solo note ed a lui solo favorevoli. Ma tale suo atteggiamento, come sempre, è solo pretestuoso e surrettizio e, come tutti si sono accorti, è spinto solo dal tentativo di far entrare in conflitto Castelli e Celani, così come qualche assessore della giunta Celani con qualcuno della giunta Castelli; ma il suo, se ne renda conto, è un mero conato impossibile e gli può servire solo a diventare come una pallina da ping pong che su qualsiasi campo rimbalzi è destinata solo ad essere colpita dalla racchetta dei diversi protagonisti.
Se è chiaro, come è chiaro, che il centro destra 2009 è logica prosecuzione del centro destra 1999 e 2004, è altrettanto indiscutibile che ogni e qualsiasi amministrazione porta in sé inevitabilmente novità rispetto a quella che l’ha preceduta (basti pensare a quanto è avvenuto tra il Celani 2 ed il Celani 1),e qui nel caso la novità più sostanziale, che oltretutto rappresenta un collante di cemento armato per la coalizione che dal luglio 2009 amministra Ascoli,è proprio il fatto che dopo 30 anni si può discutere di problemi della città, sia nel metodo che nel merito, senza una spada di Damocle che incombe su tutti,fatta di ricatti politici e di veti personali che in sostanza quando va bene ritardano di anni ogni decisione e quando va male paralizzano integralmente la attività amministrativa.
E chi fosse il soggetto politico responsabile di quei ricatti politici e di quei veti personali è stato individuato dall’elettorato di Ascoli Piceno che di fronte al dover scegliere tra Ciccanti, un ultraesperto già sindaco, consigliere regionale, presidente del consiglio comunale, senatore e deputato, ed una nuova figura (oltretutto non nato ad Ascoli Piceno, come se questo fosse un requisito necessario per essere primo cittadino:basterebbe riflettere sulla situazione di Ascoli dopo aver avuto come sindaci solo cittadini nati in Città…) ha scelto senza problemi di sorta Guido Castelli e tutti quelli che già erano con Piero Celani pur di eliminare una volta per tutte quella particolare visione della politica-politicata che in Ciccanti ha avuto da sempre un vero protagonista».