Il provvedimento Regionale consente di salvaguardare l’integrità dell’intera rete scolastica mantenendo in vita tutti gli Istituti comprensivi scolastici (ISC) che erano sottodimensionati non raggiungendo la soglia minima di 500 alunni.
“Si tratta di un risultato importantissimo conseguito e condiviso unanimemente da tutti gli attori della rete scolastica: Comuni, Istituti, Dirigenze Scolastiche e Sindacati - ha dichiarato con soddisfazione l’Assessore Provinciale alla Cultura e Pubblica Istruzione Andrea Maria Antonini - un risultato raggiunto anche grazie al lavoro di alta professionalità svolto dai dipendenti della Provincia. Molte sono le novità che coinvolgeranno il mondo della scuola con riforme e cambiamenti che potranno ridisegnare la rete scolastica e gli indirizzi di alcuni Istituti secondari di secondo grado – ha aggiunto l’Assessore Antonini - pertanto avvieremo immediatamente un nuovo tavolo di consultazione, confronto e pianificazione per arrivare a delle proposte in tempi rapidi utili alla programmazione del nuovo anno scolastico”.
Dopo una lunga serie di incontri con i Sindaci, i Dirigenti Scolastici ed i Sindacati, la Provincia aveva messo a punto il Piano che ha consentito “di salvare” tutti e tre gli Istituti comprensivi del territorio a rischio di soppressione per insufficienza di iscritti. Nel dettaglio: l’Istituto comprensivo di Offida (a cui è stato aggregata la Scuola dell’Infanzia e Primaria di Castorano distaccata dall’ISC di Spinetoli); l’Istituto comprensivo di Castel di Lama-Via Adige (aggregando la Scuola Primaria e dell’Infanzia di Colli del Tronto) e, infine, l’Istituto comprensivo Folignano- capoluogo. In quest’ultimo caso la situazione sarà risolta, così come comunicato dal Comune di Maltignano, grazie all’aggiunta degli alunni della Scuola dell’infanzia della Diocesi che si orienterà verso altri tipi di formazione.
Altri due ISC a rischio: Roccafluvione ed Acquasanta sono stati mantenuti in quanto rientrano nella deroga dei Comuni Montani dove la soglia minima di alunni è compresa tra i 300 ed i 500.Risolte anche le situazioni degli Istituti comprensivi a cavallo tra le nuove Province di Ascoli Piceno e Fermo per i quali i due Enti hanno deciso di mantenere per quest’anno la stessa configurazione.
Per quanto riguarda, infine,l’Istituto d’Arte ” Licini”e l’Istituto Agrario “Celso Ulpiani” di Ascoli Piceno, entrambi in calo di iscritti, rientrano nella deroga per l’unicità del tipo di scuola ed istruzione impartita.
Nel piano proposto dalla Provincia, si chiedeva alla Regione di istituire un Liceo Musicale presso la sede del Liceo Classico “Trebbiani” di Ascoli Piceno e l’istituzione di un Liceo Coreutico presso l’Istituto d’arte “Licini.” La Regione Marche ha comunicato che tali richieste saranno oggetto di valutazione in una fase successiva.