/Le solite, se non c'è nulla dire la politica chiede infrastrutture
Le solite, se non c'è nulla dire la politica chiede infrastrutture
E i soldi dove si prendono?
Eccone un assaggio: nuovi insediamenti abitativi nei pressi delal ferrovia,terzo braccio del porto, arretramento dell'A14, strada mezzina.
Al di là che vorremmo capire dove questo signore ha intenzione di prendere i soldi, proviamo a guardare una per una queste proposte.
1. Insediamenti abitativi nei pressi della ferrovia. Mi pare giusto: siccome a San Benedetto non ci sono già 8000 seconde case che rendono la città invivibile d'estate e deserta d'inverno, allora costruiamone altre che c'è proprio bisogno. Io non lo so in base a cosa si fanno certe proposte. Davvero.
2. Terzo braccio del porto. Anche questa una idea brillante, se fossimo nel 1970. Oggi non ci sono i soldi e nemmeno la necessità di un terzo braccio del porto che finirebbe per sventrare ulteriormente la costa senza dare alcun beneficio alla città. La pesca oceanica è finita e quella peschereccia drasticamente ridotta. Che diavolo ci facciamo col terzo braccio? Ci buttiamo sul traffico dei container (ipotesi ridicola per chiunque abbia studiato un pochino la logistica attuale, con la distribuzione dei traffici esclusiva su grandi porti in grado di garantire servizi e connessioni)? Sul trasporto passeggeri? E certo, già le vedo le navi da crociera fermarsi da Venezia a San Benedetto del Tronto per vedere "Lavorare Lavorare Lavorare"...
3. arretramento dell'A14 E mezzina... questa ipotesi è semplicemente imbarazzante, anche perchè si affiancherebbe PURE alla bretella... praticamente avremmo tre strade interne che collegano il nulla al nulla. Pagandole MILIARDI DI EURO (quello è il costo dell'arretramento) per fare cosa? Per avere l'autostrada con l'uscita "Offida"? Ma stiamo davvero parlando sul serio? Ammesso che quei soldi ci siano, con quei soldi ci si potrebbero fare centinaia di opere grandi e piccole, potenziare gli ospedali e renderli all'avanguardia, affrontare un serio risanamento ambientale, dotare le città di servizi pubblici più adeguati, investire nelle scuole...
Leggere l'intervista è qualcosa di imbarazzante. Intanto perchè sembra un'intervista di trent'anni fa (e certo sentir dire le stesse cose da 30 anni da uno che ha governato è inquietante). E poi perchè davvero viene da chiedersi quali margini di trattativa ci siano con un programma di questo tipo (ammesso che poi tentino di realizzarlo, e non sia il fumo negli occhi cui ci hanno abituato). La cosa è semplicemente spaventosa.