Rossi: pagheranno coerenza e coraggio?

Rossi: pagheranno coerenza e coraggio?

Ho sempre espresso liberamente e senza calcoli di sorta il mio pensiero

il mio impegno nelle istituzioni oltre che nell’associazione (Luoghi Comuni) e nel partito (Rifondazione).Non vorrei dare la sensazione di “stare in campana”. Non ne ho alcuna ragione. Ho sempre espresso liberamente e senza calcoli di sorta il mio pensiero.
..E allora cosa dire?!?..Cosa commentare di fronte al triste spettacolo al quale stiamo assistendo nell’indifferenza della gran parte dei cittadini distratti e nell’inerzia anche di quelli attivi?!?
La situazione appare purtroppo tanto chiara quanto inaccettabile.
Peraltro, per quanti hanno vissuto la recente vicenda della mia amministrazione provinciale si tratta di un film già visto!
Con estrema serenità penso di poter affermare che a questo PD, al di la delle parole e delle nobili aspirazioni di molti suoi sostenitori, interessano molto poco i contenuti e le progettualità. Il motore del suo agire non è certamente l’aspirazione di governare per affermare un'idea più giusta e più bella di futuro ma quello di governare...punto e basta!…A qualsiasi costo! Sacrificando oltre a programmi e progetti anche principi, identità e valori.
Il fatto stesso che il segretario del PD marchigiano Ucchielli e quello dell'UDC Pettinari dichiarino oggi all’unisono sulla stampa di aver già trovato una “buona convergenza programmatica” per il governo della nostra Regione, mentre lo stesso Pettinari da pochi mesi è vice presidente della Provincia di Macerata (stessa regione!!) dove la convergenza programmatica l’ha raggiunta “fresca fresca” con il PDL….Delle due l’una: “O il partito di Casini, Cuffaro e Ciccanti ha un incontenibile bisogno di poltrone…con i rischi che ne conseguono?...Oppure, se tali convergenze sono reali, il PD e il PDL non differiscono in quanto a visioni e programmi!!!”.
Il grosso problema è che, a mio parere, entrambe le risposte appaiono pertinenti.
Ma messe da parte per un solo istante le inaccettabili condizioni programmatiche che il PD sembra disposto a subire pur di allearsi con l’UDC (finanziamenti alle scuole private, privatizzazioni dei servizi pubblici, inceneritori di rifiuti nel PEAR, politiche giovanili delegate agli oratori, ecc..), la domanda che mi pongo e che, mi sembra, si pongano in molti è :- ”Ma quali calcoli fa il PD giocando questa sua cinica partita di potere? Quali punti crede di avere in tasca o ottenere dalle sue mosse? Per quale ragione pur di allearsi con l’UDC sacrifica l’alleanza con le forze della sinistra che complessivamente anche nelle elezioni più recenti (europee 2009) hanno raccolto in regione più consensi dello scudo crociato?”
A mio modesto parere, tutto il nostro problema è nella risposta che ritengo più verosimile.
Il PD ritiene che il suo elettorato e quello della sinistra, comunque vada, sia oramai incatenato nella prigione dell’”emergenza berlusconiana”. Che esso sia inesorabilmente vittima del ricatto del “voto utile contro la destra”…
Se le cose stanno veramente così qualsiasi degenerazione politica e programmatica, qualsivoglia innaturale alleanza, possono apparire accettabili pur di “non far vincere la destra” (salvo poi regalare deliberatamente alla destra Comuni, Province e Regioni, come già avvenuto nel nostro territorio o sta avvenendo in Puglia)!
Ma le cose stanno veramente così? Quanto è ancora seducente il richiamo all’unità contro la destra se i contenuti e gli stili di governo appaiono oramai irriconoscibili? Di fronte a problemi e questioni che, nella crisi economica e ambientale, toccano sempre più nel concreto la vita delle persone, quanti elettori sono ancora disposti a passare sopra a rinunce o degenerazioni programmatiche delle proprie forze politiche? Quanto tempo gli elettori superstiti continueranno a frequentare i seggi nonostante tutto (l’Ing. Celani, ad esempio, è diventato presidente della Provincia di Ascoli con il voto favorevole del 25,36% degli aventi diritto al voto!!!)?
Certo le nostre scelte in questi casi non sono facili!
Personalmente non ho ragione di nascondere che di fronte a questa degenerazione ed alla conseguente perdita di fiducia nella politica, sempre più diffusa ed incontenibile, le scelte da compiere debbano essere rigorosamente vincolate ai contenuti del progetto del “nuovo futuro da realizzare” (articolato in precisi obiettivi concreti da raggiungere), della credibilità dei proponenti (forze politiche della coalizione e singoli soggetti) e delle modalità di governo proposte.
Se gli “strateghi” di questo PD con le loro grandi ed acrobatiche manovre sono in grado di assicurare tutto ciò, ci si può provare, pur con grandi ed innegabili perplessità ..altrimenti serve imboccare coraggiosamente altre strade. Ma, se del caso, bisogna farlo nella più larga e variegata compagnia possibile tra forze politiche, movimenti, associazioni, liste di cittadinanza.
Insomma se la pietanza che i nostri apprendisti stregoni del PD dovessero tentare di somministrarci fosse proprio letale non sarebbe male preparare senza indugi un bel “piatto all’ascolana” come quello proposto con coraggio e dignità nella primavera scorsa ed apprezzato dal 20% degli elettori del Piceno.
Forse è questo l’unico modo per riaggregare e mobilitare energie e passioni indispensabili per riaprire la partita del cambiamento, che poi dovrebbe essere il vero ed unico fine del nostro impegno.
Se parliamo di progetti, sogni, impegni ed ideali sono queste le prospettive che mi vedono e mi vedranno sempre disposto a dare il mio contributo, indifferentemente in prima, in seconda o in ultima fila. Dentro o fuori dal palazzo. Se parliamo di poltrone.. preferisco le sedie di casa mia e quelle dei miei compagni e amici!

P.S.: Per non avvilire i lettori, per questa volta, risparmio ogni riflessione o considerazione sull’Italia dei Valori marchigiana…Quella rappresentata in Parlamento dal suo segretario regionale Davide Favia che, a proposito di credibilità, coerenza e…valori, ricordo senza particolari sforzi di memoria, prima con Berlusconi e poi con Mastella... O quella di tal Merlonghi, prima con Craxi ora con Di Pietro! Soggetti, questi, che peraltro si considerano incompatibili con spregevoli “comunisti fuori dalla storia” come me e tutti i miei simili.