A tutti i lavoratori migranti della piana di Gioia Tauro e manda un appello a tutta la società civile
di quella che il ministro dipinge. Non è la prima volta che i migranti della piana di Gioia Tauro ( specialmente quelli ammassati come le bestie nella ex cartiera di Rosarno ) sono vittime di agguati come quello di ieri. Già nel 2008 la loro protesta si era fatta sentire.
Vorrei ricordare al ministro che prima di attribuire responsabilità alla “mano leggera” usata in passato dallo stato sulla questione dei clandestini, bisognerebbe puntare l’attenzione sulle organizzazioni criminali locali che sfruttano con orari di lavoro indecenti e salari da fame la manodopera dei lavoratori africani. Tutto questo al fine di ottenere incredibili profitti sul mercato dei prodotti ortofrutticoli (le arance e i mandarini che si mangiano in ” Padania” tanto per intenderci…).
Tale comportamento da parte di figure istituzionali della Lega Nord, serve solo ad incrementare attriti tra una popolazione locale già indirizzata all’intolleranza, risultato di mancate politiche di integrazione, e i lavoratori stranieri del settore agricolo sfruttati e ghettizzati in veri e propri lager dal feudalesimo mafioso.
Ricorderei anche al nostro rappresentante di governo che proprio l’amministrazione comunale di Rosarno è stata sciolta per le troppe infiltrazioni mafiose un anno fa.
Il nostro deve essere un paese accogliente e non l’approdo degli schiavi. Il PRC esprime solidarietà a tutti i lavoratori migranti della piana di Gioia Tauro e manda un appello a tutta la società civile locale al fine di appoggiare le lotte contro lo sfruttamento di tutti i lavoratori per un futuro di conoscenza e collaborazione multietnica».