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Il Pd a Primavera: assuma posizione chiara e responsabile
«Impedire che operazioni di killeraggio politico possano consegnare la città al centro destra»
recita “qualora l’amministrazione cadesse la responsabilità politica sarà esclusivamente del PD, diviso tra la contestazione strumentale e una difesa d’ufficio altrettanto strumentale” intendo fare alcune precisazioni e contestualmente rivolgere un appello.
In qualità di capogruppo e di Consigliere del PD posso affermare senza timore di smentita, che fin dall’inizio del mandato ho mantenuto insieme ad altri colleghi un dialogo ed un confronto aperto con il capogruppo Primavera sostenendo le sue ragioni in ogni luogo, anche quando non era semplice farlo.
Oggi per me non è cambiato nulla tant’è che nei prossimi giorni insieme all’organo esecutivo del PD andrò ad incontrare tutte le forze del centro sinistra sambenedettese, proprio perché il dialogo ed il confronto non venga mai meno.
Dico questo perché conosco da sempre le posizioni del Cons. Primavera, come ricordo con precisione quando fuoriuscito dalla maggioranza, ebbe a dichiarare con fermezza che fatta salva la sua indipendenza di pensiero e di critica, non sarebbe mai stato determinante per la caduta dell’amministrazione comunale.
Personalmente continuo a non credere che il cons. Primavera abbia cambiato idea perché lo ritengo persona corretta prima ancora che amica, per cui gli rivolgo pubblicamente un invito.
Nell’apprezzare la sua smentita sulla sottoscrizione di una eventuale mozione di sfiducia, e considerata la sua presa di distanza da “quei consiglieri strumentali” che a suo dire hanno danneggiato l’amministrazione (sconfessando dunque ipotetiche alleanze di opportunità), invito il cons. Primavera ed il Partito di Rifondazione Comunista ad assumere una posizione ancor più chiara e di responsabilità per impedire che presunte operazioni di killeraggio politico possano consegnare la città nelle mani del centro destra o ancor peggio nelle mani del Commissario con inevitabili conseguenze politiche immediate e future ma soprattutto con un danno al territorio che nessun cittadino potrà mai perdonare».