Spacca, mantenute le promesse per il Piceno

Spacca, mantenute le promesse per il Piceno

Il ccordinamento dei lavoratori Manuli consegna un documento da dare a Berlusconi

forze del centrosinistra che del lavoro hanno fatto un punto cruciale e un dialogo paziente e asfissiante con il Governo centrale. «La Regione Marche coordina nella conferenza Stato-Regioni il settore industriale - dice il presidente Gian Mario Spacca – abbiamo ottimi rapporti con tutti i Ministeri, ma abbiamo difficoltà con quello dello Sviluppo Economico al quale da un anno fatichiamo a far capire l'importanza dell'accordo di programma e della Zona franca.
Poi vediamo che è stata istituita per 22 province su 103 e una di queste e Ventimiglia, dove c'è un casinò  a breve distanza, un terziario e un turismo floridi. Il ministro Scajola manda sul territorio i suoi collaboratori ma attua una politica dilatoria. I 30 milioni di euro per la Sgl Carbon sono in fondo indistinto è invece ora che siano impegnati».
Il presidente Spacca ritiene che l'atteggiamento del MiSe sia frutto di superficialità e ribadisce caparbiamente l'impegno per l'ottenimento della Zona franca come fonte d'attrazione per investimenti e insediamenti di nuove imprese nel territorio. IL PUBBLICO DELLA SAL B&B
Rapporto Ascoli 2009. Leggilo 

E per le infrastrutture la prossima settimana si siglerà l'accordo per l'intervalliva abruzzese-marchigiana che unirà Teramo a Fermo. Il Governatore delle Marche fa suo un documento del coordinamento dei lavoratori della Manuli indirizzato al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al ministro Claudio Scajola. «Tutti condivisibili i punti articolati nel documento perché ricalcano le politiche regionali per il sostegno alle imprese – dice il presidente Spacca – c'è una novità vera ed interessante rappresentata dall'ipotesi di utilizzo delle società di pubblica utilità (Eni, Enel, Fimmeccanica, ndr) per rilanciare le aziende in crisi».
Gran parte dell'incontro d'ascolto nella sala B&B del Piceno Consind è monopolizzato dai lavoratori della Manuli che spiegano di non essere dei facinorosi, ma lavoratori in cerca di garanzie e ricevono rassicurazione dal presidente Spacca e il suo impegno a tenere in piedi la trattativa. Ribadito il programma di resistenza  e attacco che il governo di centrosinistra delle Marche ha messo in campo per mantenere i livelli di occupazione e porre i presupposti per una nuovo sviluppo in 4 o 5 anni. Ascoli è stato il laboratorio degli ammortizzatori sociali in deroga.
La Regione Marche è la prima in Italia ad aver garantito quei lavoratori che erano occupati in aziende con meno di 15 dipendenti (15 milioni di euro). Questo esempio poi è stato esportato a livello nazionale. Ascoli Piceno oggi ha numeri che mantengono la promessa fatta in apertura della precedente campagna elettorale in tutti i settori dalla Sanità a lavoro e il sostegno alle famiglie.
Per un ascolano la Regione oggi spende in servizi sanitari 1.757 euro, mentre la spesa media regionale è di 1.718, quindi più 11% rispetto al 2004. Dall'inizio della legislatura sono stati spesi per Ascoli e il suo territorio 900 milioni di euro.
La sanità locale passa da 214 milioni di euro del 2004 ai 239 milioni di euro del 2008. Il presidente Spacca recepisce anche l'accorata raccomandazione di Renzo Impiccini (lavoratore Ahlstrom) perché la Regione acceleri la possibilità di impiantare una centrale di cogenerazione da 87 Megawatt in area Cartiera poiché le imprese del territorio, oltre alla Ahlstrom per poter tornare a destare interesse di un eventuale acquirente, hanno bisogno di energia.