/Scudo fiscale, Ciccanti malato. «Il giorno dopo si inerpicò su una salita»
Scudo fiscale, Ciccanti malato. «Il giorno dopo si inerpicò su una salita»
«I consigli comunali di sabato? Solo ora che è allopposizione parla di risparmiare»
Forse rendendosi conto che ormai non se lo fila più nessuno sproloquia su tutto lo scibile umano: ma ormai preso da confusione, e fedele al detto che le bugie camminano sempre su gambe corte, dimentica il suo passato: si scorda che sia nel 1999 che nel 2004 lui padre padrone dell’Udc non ha mai attribuito ad alcuna donna incarichi assessorili al Comune di Ascoli, si scorda che il giorno successivo a quello in cui si votava lo scudo fiscale alla Camera lui, che si diceva impossibilitato a recarsi al Parlamento, si inerpicava su una erta salita di Comunanza e ora si dimentica che lui Presidente del Consiglio Comunale dal 1999 al 2001 e consigliere comunale di maggioranza dal 2001 al 14 marzo 2009 non ha mai proposto di risparmiare risorse pubbliche fissando il Consiglio Comunale alle 9.00 del sabato: solo ora che è all’opposizione, ed è la prima volta dal 1981, si rammenta che potremmo risparmiare 70 mila euro all’anno.
Insinua una persecuzione nei suoi confronti perché a suo dire il Consiglio Comunale fissato per il mercoledì sarebbe motivato dal fatto che noi vorremmo impedire la sua partecipazione. E perché mai poi? Ma non era lui che candidatosi Sindaco disse che se eletto avrebbe rinunciato al Parlamento? E che è cambiato ora? Un esempio di democrazia come lui non sa che il ruolo dell’opposizione è addirittura superiore a quello di chi governa? Si dimetta da Onorevole e resti a disposizione dell’Arengo in tutti i giorni della settimana, anche perché il suo ritenersi indispensabile potrebbe indurre gli ascolani a pensare che gli altri due consiglieri dell’Udc non siano capaci di intendere e di volere (e si tratta di un ex Assessore al Bilancio ed di un ex Presidente del Consiglio Comunale) così come il primo dei non eletti che ben potrebbe sostituirlo (un altro ex Assessore ai Servizi Sociali ).
E’ dura davvero per Ciccanti che si deve rendere conto di una cosa: la sua presenza non è più essenziale per nessuno; non solo per la maggioranza che governa, ma per tutti i cittadini ascolani che glielo hanno fatto sapere alle elezioni del giugno scorso, ma la mancanza di lucidità politica che affligge Ciccanti da qualche tempo non gli fa neanche capire che la sua presenza in Consiglio Comunale serve ormai solo a rafforzare la coesione della maggioranza di centro-destra».