/Canzian: riannodare i legami tra cittadini e istituzioni
Canzian: riannodare i legami tra cittadini e istituzioni
«Gli attuali dirigenti di partito non in grado. L'associazione Luoghi Comuni nasce a tal proposito»
ascolto, di approfondimento sui temi. Essa intende dare ai partiti un contributo ideale e progettuale anche attraverso il coinvolgimento a pieno titolo di loro aderenti.
Le elezioni amministrative del giugno scorso hanno prodotto nel nostro territorio una lacerazione profonda nell’elettorato del Pd e nel tessuto unitario del centrosinistra che tuttora permane e che gli attuali gruppi dirigenti dei partiti non sembrano assolutamente in grado di ricucire. Peraltro, le divisioni e le polemiche interne al mio partito che tuttora permangono rischiano di tradire la straordinaria e, per alcuni versi, commovente partecipazione alle primarie da parte di tanti cittadini.
La vera scommessa ora è quella di aprirsi, di riprendere l’iniziativa politica, di permettere ai cittadini di partecipare alla discussione sui grandi problemi del nostro territorio, che purtroppo non mancano, senza timori, senza diffidenze, senza veti. Questo lo si deve fare con tutti e con ogni strumento a disposizione evitando di avvitarsi sempre e solo nel gioco delle aspettative personali e delle candidature. Questo credo sia l’unico modo per non tradire il popolo delle primarie che chiede l’unità non solo del nostro partito, ma anche, e questo lo si dimentica troppo spesso, del centrosinistra. Su questo percorso il gruppo dirigente locale del mio partito è ancora molto indietro.
E’ necessario allora inventarsi luoghi dove sia possibile, da subito, iniziare questo percorso, dove sia possibile, da subito, allargare gli spazi e le occasioni di discussione, di confronto per contribuire a riannodare i legami di fiducia tra cittadini ed istituzioni, comprese quelle partitiche.
Ho sempre ritenuto che se fallisce la scommessa del Pd fallisce anche la possibilità di costruire una vera, credibile alternativa al berlusconismo: credo pertanto che gli uomini e le donne di buona volontà abbiano, oggi, il dovere di tentarle tutte affinché ciò non avvenga».