/Comparto Firenze, Rifondazione: vogliamo risposte da Castelli
Comparto Firenze, Rifondazione: vogliamo risposte da Castelli
«Chi ha garantito ai costruttori che l'area sarebbe stata certamente svincolata?»
«Il 30 settembre scorso chiedevamo al Sindaco di chiarire la sua posizione in merito ad alcuni atteggiamenti tenuti da alcuni costruttori sul "Comparto Firenze" - fa sapere Massimiliano Catani, segretario Prc Ascoli - Come mai qualche costruttore aveva già la sicurezza in tasca di costruire in quell'area tanto da firmare compromessi d'acquisto?
Se questa sicurezza c'era ed era così forte, chi ha garantito a questi costruttori che l'area del "Comparto Firenze" sarebbe stata certamente svincolata? Non pensa Signor Sindaco che senza queste "certezze" nessuna parte (venditrice ed acquirente) avrebbe fatto atti che impongono ingenti anticipi ed ingenti penali in denaro?
Queste domande - tra l'altro - trovano giusto fondamento nell'ultimo Consiglio Comunale considerando che proprio un Consigliere Comunale, Marco Regnicoli, ha espressamente detto che non avrebbe votato il provvedimento riguardante il "Comparto Firenze" in virtù del fatto che uno dei firmatari di quei "compromessi al buio è un suo familiare.
A questi interrogativi fondati il Sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli non ha ritenuto dover dare nessun cenno di risposta. Evidentemente era troppo occupato in quei giorni ad organizzare il suo personalissimo show per i primi cento giorni da amministratore.
Ora che l'evento è passato e che i riflettori sono calati sul palco dell'autoincensamento, chiediamo gentilmente, anzi vogliamo una risposta sia sul piano politico sia amministrativo.
Penso - prosegue Catani - che al di là delle indiscusse capacità esibizionistiche e dell'arte "giullarberlusconiana" dell'apparire, il Sindaco Guido Castelli - come il Re - sia realmente nudo, ma non di vesti bensì di idee e soprattutto surrealmente distaccato dalle reali necessità di cui la nostra città ed il nostro territorio hanno bisogno.
Vorrei ricordarle, Signor Sindaco, che l'atto che Lei ha fatto votare alla sua maggioranza in Consiglio Comunale non è quello che volevano i cittadini ascolani e nega di fatto a noi tutti l'unico "pezzo" di verde che era rimasto in quella zona del quartiere Luciani.
Inoltre questo atto iniziato dall'ex Sindaco Ing. Piero Celani, e da Lei brillantemente portato a termine, denuncia quanto poco attenta sia la politica del centro destra nei confronti dei cittadini e della comunità ascolana e quanto invece sia più che attenta e servile ai poteri economici che di fatto comandano Ascoli Piceno».