Rossi: io nelle liste civiche alle regionali? Idea senza fondamento

Rossi: io nelle liste civiche alle regionali? Idea senza fondamento

«Da sempre condivido i programmi e le prospettive politiche di Rifondazione»

Ecco il testo della smentita. «Le continue illazioni riportate dalla stampa, ultime in ordine di tempo quelle dell’ex sindaco di Osimo Latini, in ordine ad un mio possibile coinvolgimento nelle prossime elezioni regionali nell’ambito di un raggruppamento di liste civiche non ben definite, sono destituite da ogni fondamento.
Peraltro nella citata intervista vengo erroneamente indicato come “ex PRC”.
Al riguardo intendo chiarire che sono iscritto sin dalla sua fondazione al Partito della Rifondazione Comunista di cui condivido i programmi e, sebbene in maniera “soggettiva”, le prospettive politiche.  Non ho mai inteso, infatti, l’adesione ad un partito come una “gabbia”. Al contrario ho sempre ritenuto che il senso di una “militanza” politica sia quello di perseguire un “progetto di futuro”, che può essere costruito solo operando in maniera aperta, “contaminando” con le proprie idee la realtà sociale e lasciandosi contaminare dalla stessa.
Sono queste le ragioni che mi hanno sempre portato ad impegnarmi per promuovere occasioni di partecipazione diretta alla politica ed ai processi democratici ben più estesi rispetto alla mia appartenenza partitica, che comunque non ho mai negato o celato.
Sono peraltro convinto che nelle realtà dove le specifiche condizioni rendano necessaria e possibile la formazione di liste civiche (come nel caso di Grottammare o della provincia di Ascoli) questo non può prescindere da precise opzioni programmatiche e discriminanti progettuali, tali da caratterizzare politicamente tali liste.
Una caratterizzazione che non si definisce con “una mano di vernice” ma attraverso contenuti e pratiche politiche che dovrebbero rendere riconoscibile la sinistra dalla destra, anche se, capisco, la gran parte dei partiti da tempo non aiutano ad orientarsi in tal senso.
In conclusione, oltre a ribadire pertanto la mia estraneità a percorsi in atto volti a dar vita a liste civiche per le imminenti elezioni regionali, voglio altresì chiarire che comunque non ho mai considerato tali formazioni come “traghetti senza identità”, come sembrano quelle di cui leggo, volte soltanto a portare nelle Istituzioni più o meno qualificati notabili, riciclati, emergenti o trasformisti della politica e dei partiti».