Adige sono le uniche regioni che non hanno subito cali degli occupati''. Con la sua strategia di ''difesa attiva'' la Regione Marche ha stanziato 3 milioni per i contratti di solidarieta' (evitando 705 licenziamenti), mentre 70 mln di ammortizzatori in deroga tutelano i lavoratori delle piccole imprese. Ora, ha concluso, ''dobbiamo passare alla fase di attacco al mercato'', e se il Governo continuerà a bloccare ''accordi e progetti'', le Marche ''faranno da sole, come del resto hanno sostanzialmente sempre fatto''. Il presidente Spacca ha lanciato un'appello per un'azione unitaria di tutto il Consiglio regionale perché si attivi nei confronti del Governo su tutti quei fronti aperti nella sua relazione, dall'attivazione e definizione dei contratti di programma, alle risorse per la riconversione della Sgl Carbon ( milioni di euro che ancora restano indefiniti nel fondo complessivo dello sviluppo economico), e soprattutto alla soluzione dello stato dei fondi Fas milioni di euro). Il presidente della giunta regionale ha sostenuto che occorre resistere ad una crisi che preannnuncia una ripresa lenta.
«L'attività del governo regionale ha finora garantito la tenuta della coesione sociale per la quale era stato impostato. Ne è esempio che nalla classifica del Sole 24Ore tutte le province marchigiane risalgono tra le prime posizioni». In conclusione il Consiglio regionale non ha aprovato la mozione di Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani che intendevano impegnare lma Giunta a creare una struttura anticrisi a livello regionale per far partecipare anche i lavoratori con il proprio know how a riorganizzare situazioni aziendali lasciate a se stesse dalle multinazionali ( caso soprattutto dell'Ascolano).
Approvata invece una risoluzione sottoscritta dall'Udc e dall'intero centrosinistra.
Critiche alla relazione del presidente Spacca sono venute da tutto il centrodestra che ha stigmatizzato in particolare la situazione della sanità regionale che nonha risposto in efficienza di servizi e liste di attesa.