Rivellini (Pdl), di origine partenopea, è intervenuto in dialetto napoletano causando il panico
Josè Manuel Durao Barroso è stato confermato in tale carica con 382 voti a favore, 219 contro,117 coloro che si sono astenuti. Nella passata legislatura era stato eletto con una maggioranza di 413 voti a favore 251 contrari 44 astenuti. Barroso martedì aveva presentato le sue linee guida politiche impegnandosi a combattere “il dumping sociale”annunciando anche una revisione della direttiva sull’orario di lavoro. Ha promesso inoltre nuove decisioni per eliminare le disparità salariali tra uomini e donne, ha assicurato cambiamenti nella struttura della Commissione con la nomina di commissari separati per la giustizia,i diritti fondamentali dei cittadini e le liberta civili,per gli affari interni e per l’immigrazione, prevedendo anche la nomina di un commissario per l’azione a favore del clima coadiuvato da un “consigliere scientifico per la ricerca e l’innovazione”.
Al termine del suo discorso vi sono stati numerosi interventi in nome dei gruppi politici: il leader del PPE il francese Joseph Daula ha confermato il sostegno del suo gruppo alla candidatura pur ammonendolo che “non si tratta di un assegno in bianco”, Martin Schultz a nome del gruppo dei Socialisti e democratici ha negato l’appoggio affermando che “all’Europa occorre un significativo cambio di direzione”.Guy Verhofstadt , del gruppo liberale, ha spiegato che avrebbe sostenuto la candidatura a condizione che“sia presto approvato un piano comune per ripulire il sistema bancario ed una revisione a medio termine per rafforzare la supervisione sulle banche”.
Nigel Farage in nome del gruppo “Europa della Libertà e Democrazia” ha affermato che il Parlamento non dovrebbe votare per Barroso fino a quando il popolo irlandese non si sarà pronunciato sul Trattato di Lisbona , le cui votazioni avverrano venerdì 2 ottobre.
A margine della elezione di Barroso si segnala che ieri a Strasburgo durante la discussione, l’eurodeputato di centro destra l’italiano Enzo Rivellini di origine partenopea,è intervenuto in perfetto dialetto napoletano causando il panico tra i traduttori, nonostante i colleghi con cuffia protestassero vivacemente per il silenzio dei traduttori, Rivellini ha continuato il suo discorso,spiegando poi che il suo gesto è nato dall’esigenza di “mettere in evidenza le problematiche dell’Europa del sud ed in particolare del meridione d’Italia”.
Questo suo atteggiamento gli è comunque costato un richiamo del presidente dell’assemblea per aver superato il tempo assegnatogli.