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Relluce, raggiunto laccordo sulle tariffe di smaltimento
Previsti indennizzi anche per i Comuni di Appignano e Castel di Lama
accordo per l’adeguamento delle tariffe di trattamento e smaltimento dei rifiuti nella discarica di Relluce. I contenuti, le cifre e le linee guida dell’intesa, elaborati nella riunione del 4 settembre da un gruppo di lavoro ristretto alla presenza del presidente Celani, sono state illustrate a tutti i Comuni che conferiscono i rifiuti a Relluce ieri a Palazzo San Filippo dall’assessore provinciale all’Ambiente Andrea Maria Antonini accompagnato dal dirigente del Servizio provinciale all’Ambiente dott. Fausti e dal funzionario dott. Carducci.
Alla riunione erano presenti numerosi assessori comunali, consiglieri delegati e alcuni sindaci del territorio tra cui Luigi Merli di Grottammare, Nazzarena Agostini di Appignano del Tronto e Patrizia Rossini di Castel di Lama, quest’ultima, in apertura dei lavori, ha rivolto un accorato appello alle Istituzioni “affinché intervengano quanto prima per venire incontro alla cittadinanza lamense che, da quasi 10 anni, sta vivendo una situazione di enorme disagio a causa dei cattivi odori provenienti dalla discarica”.
In sala erano presenti anche i vertici della “Società Ascoli Servizi Comunali”, l’assessore al Bilancio del Comune di Ascoli, Valentino Tega, il dott. Bruno Pagnoni e Luigino Censori in rappresentanza, rispettivamente, dell’Ente proprietario e del soggetto gestore dell'impianto; presenti anche i rappresentanti della Società “PicenAmbiente”: il direttore generale Leonardo Collina e il direttore tecnico Adriano Bernabei.
Si tratta di un accordo importante che dispone, di fatto, il conferimento dei rifiuti solidi urbani al Polo tecnologico di Relluce di Ascoli Piceno (impianto di trattamento e discarica) per una tariffa pari a 76,17 €/ton. per tutto l’anno 2009. Dal 1 gennaio 2010, invece, la somma sarà di 77,61 €/ton. a cui dovrà essere aggiunto anche l'importo relativo al contributo dovuto al disagio ambientale, riconosciuto per la prima volta, ai comuni di Ascoli (sede del sito), Appignano del Tronto e Castel di Lama (territori maggiormente investiti dai cattivi odori della discarica) che sarà di 3 euro e che rappresenta, quindi, sin da subito una concreta risposta al legittimo appello del sindaco Rossini. Cifra che resterebbe comunque in vigore fino a diversa statuizione da parte dell'ATO, qualora venisse costituito nei prossimi mesi.
“Si tratta di un accordo di fondamentale rilevanza per il territorio, tra l’altro raggiunto in brevissimo tempo dall’Amministrazione provinciale - ha ricordato l’assessore Antonini - visto che la prima riunione si era svolta appena il 28 agosto scorso. In tempi stretti abbiamo così non solo ottenuto l’adesione da parte delle amministrazioni comunali del Piceno, ma anche dato vita a un percorso virtuoso e strategico per il rilancio e lo sviluppo locale. Inoltre – ha concluso l’Assessore – come ha ben ricordato il dott. Bernabei nel suo intervento, la provincia di Ascoli non solo è ai primissimi posti nel Paese per l’efficienza nel campo dello smaltimento dei rifiuti, ma è anche una delle province con le tariffe tra le più basse d’Italia”.