Per la prima volta tutti saranno sottoposti alle stesse condizioni
parlamentare che ridefinisce diritti e doveri per rendere più trasparenti, dinanzi ai 500 milioni di cittadini dei 27 Paesi che rappresentano, le attività lavorative con il diritto per ciascun cittadino, di rivolgere a Commissari, deputati e funzionari quesiti e riceverne risposte.
Lo Statuto è ora profondamente innovativo per quanto riguarda il trattamento economico.
Per la prima volta tutti i parlamentari europei saranno sottoposti alle stesse condizioni.
Stipendi, pensioni ed assicurazione non dipenderanno più dalle autorità del Paese in cui il deputato è stato eletto, ma dall’Unione Europea.
Il divario degli stipendi era molto elevato,perché ogni Paese pagava i propri parlamentari europei come i parlamentari nazionali. Così i parlamentari italiani insieme a quelli tedeschi e francesi si trovavano nella scala più alta delle retribuzioni mentre quelli delle repubbliche baltiche, ed altri dell’est europeo erano confinati agli ultimi posti.
Parlamentari di nazionalità diversa percepivano una retribuzione diversa pur facendo lo stesso lavoro. La stessa cosa accadeva per assicurazione e schema pensionistico,anche essi gestiti e pagati dallo Stato di origine.
Il nuovo Statuto prevede ora che il salario di un deputato europeo corrisponda al 38,5% di quello di un giudice della Corte di Giustizia Europea. Ovvero 7.655 Euro lordi. Anche le imposte saranno uguali per tutti e saranno soggette alla tassazione europea. Nulla vieta che gli Stati membri potranno applicare una ulteriore tassazione sui loro stipendi.
Lo Statuto ha ora modificato anche il sistema dei rimborsi per le spese di viaggio. Finora i deputati percepivano un sostanzioso forfait per i trasferimenti fra la loro casa,Bruxelles e Strasburgo. D’ora in poi dovranno presentare le ricevute giustificative e verranno rimborsati per il costo effettivo del loro tragitto. Nuove regole di trasparenza anche per assumere gli assistenti parlamentari – frequenti i casi di collaboratori assunti nella cerchia familiare – che potranno anche essere assunti nel Paese di origine del parlamentare ma il loro contratto sarà in questo caso gestito da agenzie di impiego riconosciute a livello nazionale. Assolutamente vietato assumere membri della propria famiglia.
Quelli che lavoreranno a Bruxelles verranno inquadrati come funzionari europei, ma avranno un contratto a termine della durata della legislatura.
Lo stipendio di questi assistenti dipenderà dal grado e dall’esperienza maturata,avranno assicurazione e pensione uguali a quella dei funzionari ed i contratti verranno gestiti direttamente dal Parlamento. Anche qui regole comuni e trattamento equiparato a prescindere dalla nazionalità.