Celani: la Regione trascura ancora una volta il sud delle Marche
«Con grande rammarico, ho appreso dalla stampa che la Regione non ha coinvolto il Parco scientifico e tecnologico “TecnoMarche” nella realizzazione del “Distretto della Domotica”, iniziativa messa in campo per promuovere azioni strategiche nel settore della telematica e dell’innovazione tecnologica, dimostrando ancora una volta di trascurare il Sud delle Marche, in particolare la provincia di Ascoli Piceno, in un momento di grave crisi economica ed occupazionale - dichiara il neo presidente della Provincia, Piero Celani - Si tratta, a mio avviso, di una decisione ancor più grave e sorprendente se si considera che proprio “TecnoMarche” è impegnata con l’Amministrazione Provinciale, con la stessa Regione, con il Comune di Ascoli, con altre istituzioni, Università e qualificati soggetti pubblici e privati, nel percorso per la realizzazione di un grande polo scientifico e tecnologico nell’area dell’ex Sgl Carbon al servizio delle imprese locali e dell’intero territorio regionale. Pertanto, l’esclusione del Piceno dal “Distretto della Domotica” appare un clamoroso controsenso e un evidente errore di strategia territoriale.
Inoltre, altro fatto ancora più singolare ed incomprensibile, è la circostanza che la stessa Regione Marche partecipa nel capitale sociale di “TecnoMarche” attraverso la SWIM e, nonostante ciò, non intenda utilizzarne, in questa essenziale occasione progettuale, l’esperienza e le capacità operative nel settore delle nuove tecnologie.
Voglio, infine, ricordare che per questa iniziativa regionale di Distretto tecnologico sono sul tappeto risorse per 50 milioni di euro: 25 messi a disposizione dal Ministero dell’Università e della Ricerca e altre 25 dalla Regione. Una parte di questi fondi potrebbero, dunque, essere utilmente impiegati in un’area depressa come quella del Piceno che, invece, viene ancora una volta marginalizzata ed ignorata a vantaggio di altre realtà territoriali.
Mi appello - conclude il presidente Celani - all’Assessore regionale con delega speciale per il Piceno, Sandro Donati, affinché intervenga per un ripensamento su tale decisione e, nel contempo, chiedo con urgenza un incontro con i vertici della Regione Marche per definire la questione e fare il punto sui progetti strategici per il rilancio e lo sviluppo del Piceno».