Mandozzi, Gionni e il cervello ciclopico

Mandozzi, Gionni e il cervello ciclopico

Mentono sapendo di mentire

che ha ripreso la sua attività presso l'Istituto tecnico industriale di Ascoli dopo 15 anni, accusa il governatore delle Marche Gian Mario Spacca di averlo immolato per faide interne al Pd. L'ineffabile Mandozzi. Mente sapendo di mentire.
Ecco le mosse di Spacca da un anno a questa parte per creare le basi al centrosinistra di conquistare Provincia e Comune di Ascoli: nell'estate del 2008 Gian Mario Spacca interviene a Pagliare del Tronto alla festa di Liberazione per fare un appello all'unità del centrosinistra disegnando uno scenario ben preciso della situazione politica. MANDOZZI, SPACCA E ROSSI
Sul Piceno Spacca poi vara il programma speciale per Ascoli ed è vice presidente della Regione in quel momento tale Luciano Agostini, ancora non alle prese con Darwin. La Regione dirige sul territorio delle risorse per creare condizioni utili ad un nuovo sviluppo.
Ma ad Agostini interessa poco farsi ambasciatore del recupero occupazionale dell'Ascolano, di gestire e premere per velocizzare l'arrivo delle risorse nel Piceno, pensa alle sue “tasche” e si fa eleggere al parlamento.
Ora è contento con il suo vitalizio da 20 mila euro al mese, alla faccia di tanti suoi elettori che sbarcano il lunario con 700 euro della cassintegrazione. Ma non gli basta, al territorio Agostini con il suo entourage deve creare ulteriori default bloccando le attività programmatiche della giunta provinciale e l'entourage si butta a pesce in queste infiltrazioni anti Rossi.
L'obiettivo è preciso. C'è un cervello ciclopico (nella visione naturalmente, non nelle dimensioni) che non ha alcuna intenzione di valutare i danni collaterali. Con certosina arroganza avanza nella sua opera destabilizzante pur di giungere a … candidare Mandozzi. Ma continuiamo con le condizioni create da Spacca per il consenso a sinistra.
Il Governatore delle Marche vara l'azienda unica ospedaliera (cioè risorse milionarie e autonomia per la sanità picena) e il segretario provinciale del Pd Mauro Gionni, che solo ora accenna problemi tra l'incarico politico e la sua professione forense e non quando Veltroni attaccava la mafie e un suo segretario provinciale, l'avvocato Gionni per  l'appunto, difendeva Pippo Calò, arriva a dire che l'istituzione dell'azienda ospedaliera è stato un gap in campagna elettorale che ha favorito Guido Castelli.
Ma perché Gionni può offendere l'intelligenza media delle persone, perché nessun giornalista non entra nel merito di quello che un politico, di qualsiasi parte esso sia, dice e senza alcun senso critico fa vomitare addosso ai lettori certe panzane?
Non è assolutamente corretto far passare nell'opinione pubblica che se arriva un'autonomia sanitaria nel territorio e maggiori risorse economiche questo avvantaggi il candidato del centrodestra. Si abbia il coraggio di dire che parlare come ha fatto il direttore generale Zuccatelli dell'ospedale unico di vallata avvantaggia Guido Castelli, che a parlare di ospedale unico di vallata da sempre ci sono tali Luciano Agostini e Amedeo Ciccanti.
Non riesce a pronunciare questa, l'unica verità sul tema sanità Mauro Gionni?
Non basta. Il presidente della Regione Gian Mario Spacca, e sono fatti, arriva alla presentazione del programma del candidato sindaco Antonio Canzian, prende per mano sia Massimo Rossi che Emidio Mandozzi e li chiama a farsi una foto insieme a lui, perché certamente Spacca ha a cuore il centrosinistra a differenza degli uomini del “serpente”, e ribadisce nel suo intervento l'appello all'unità nel centrosinistra. Non c'è più sordo di chi non vuol sentire. Tiremm innanz …
Ora Spacca sa di chi può fidarsi per le prossime elezioni regionali e di chi non può fidarsi.