/Ballottaggio, il buon senso, la credibilità e la ... vacca oramai uscita
Ballottaggio, il buon senso, la credibilità e la ... vacca oramai uscita
La rinite cronica e il male minore. Più logica e meno tifo da stadio in politica
Massimo Rossi ci dice anche, in esclusiva, che andrà a pescare grazie alla licenza di pesca che ha richiesto al presidente della Provincia e questo … pensate, l'ha rilasciata senza colpo ferire (nella foto potete vedere la consegna fatta dal dirigente Loredana Borraccini).
Di contro, noi abbiamo un'altra dichiarazione esclusiva, quella del candidato del Pdl Piero Celani:«Tutti i progetti strategici di Massimo Rossi garantisco che saranno portati avanti, l'ho anche detto a Castignano e Rotella durante alcuni incontri e se Massimo Rossi fosse eletto in Regione sarò al suo fianco».
Rischio nel riportare questa dichiarazione?
Per esperienza personale Piero Celani da sindaco ogni qual volta gli ho fatto un'intervista telefonica non ha mai rettificato quanto dichiarato, ritengo quindi che manterrà l'impegno. Se questo è il suo impegno immagino che molti elettori di Massimo Rossi vorranno che i progetti vadano in porto. Dall'altra parte Emidio Mandozzi recita la parte del candidato del buon senso e fa un appello alla credibilità dei candidati in ballo. E' strabiliante.
Quanto al buon senso. Mandozzi insieme alla sua squadra ha rotto l'unità del centrosinistra e ora ne predica l'unità ma, come si dice, “i buoi sono già usciti dalla stalla” (se preferite in dialetto “Mo repigghia la vacca pe la cugghia, e può mugn fort” : detto di quando è impossibile porre rimedio a una situazione). Pensando di recuperare ha mandato un ambasciatore (il sindaco di Ripatransone Paolo D'Erasmo) ad Olimpia Gobbi (Piceno al Massimo, assessore della giunta Rossi fino al 21 giugno).
La proposta: pace fatta con due assessorati a Olimpia Gobbi e Avelio Marini. La risposta: no grazie abbiamo altro da fare, non abbiamo malattia da poltrona. Infatti l'altra sera il movimento Piceno al Massimo ha ufficializzato la sua sede in via Vidacilio e una serie di iniziative da intraprendere per i progetti legati alla buona politica perché progrediscano con un bel consenso dietro e soprattutto con il buon metodo della partecipazione.
E Massimo Rossi alla domanda impertinente sul suo futuro connesso alle prossime elezioni regionali ha detto: «E' inutile personalizzare il risultato elettorale, è vero abbiamo preso con le nostre liste più del Pd. Questi voti, sono di persone che hanno dato il consenso ad un progetto, alla buona politica contro quella non buona.
Ora è chiaro che questa ricchezza culturale, che non sono pacchetti di voti come in certe logiche politiche si suole pensare, ma persone che rappresentano un modo di essere consapevole, si confronterà nel centrosinistra con un'altra faccia del Pd, spero quella buona (perché di certo continuerà a combattere quella cattiva) non rappresentata dagli odierni dirigenti locali. Sarà una spina nel fianco per raggiungere obiettivi sostenibili».
E tornando a Mandozzi, non ha avuto il coraggio e l'onestà intellettuale di Celani di dire “porterò avanti quei progetti che per quattro anni ho condiviso con Rossi”, lo dicono centinaia di delibere, meno 4. No, la logica che muove Mandozzi, e lo ha dimostrato ulteriormente, è quella del potere che dice: «se stai con me ottieni l'obolo, la poltrona».
La situazione è questa. Se si riflettesse ulteriormente e non si vedesse la politica come il tifo allo stadio … sono nerazzurro, o bianconero, o rossonero o viola … si valuterebbero questi fatti, visto che le ideologie appaiono sufficientemente desuete, tranne che per i grandi ideali, e si dovrebbe pensare a ciò che il potere riuscirà a consumare una volta al governo di questa nuova provincia e trarne le conseguenze più logiche senza, come scrivevo in altro pezzo, contrarre la rinite allergica a costo ogni volta di turarsi il naso.
E se la scelta d Celani volesse dire anche questo, avrebbe comunque uno scopo: mandare a casa, per chi ci tiene davvero, la cattiva politica a sinistra.