La coerenza per qualcuno nel Pd è sinonimo di harakiri

La coerenza per qualcuno nel Pd è sinonimo di harakiri

Tutti si riempiono la bocca di Berlinguer senza sapere cosa ha fatto, ma quello ... era il Pci

Il Partito democratico ha raggiunto ad Ascoli il minimo elettorale storico. Questo è un fatto. Esiste uno scarto tra Canzian e Castelli piuttosto consistente.
Dal tuo articolo traspare che noi del PD, in Provincia non meriteremmo di vincere in quanto Mandozzi è la personificazione del male.
A parte un piccolo particolare che entrambi i candidati sono del PD e non di altro partito, rimane la singolarità con cui affronti il tema del ballottaggio in Provincia e in Comune. Il primo quasi a tifare che Mandozzi perda per una serie di nefandezze non meglio precisate e il secondo, quello del Comune, altrettanto difficile ma sul quale c’è il silenzio assoluto.
Niente niente mica penserai che lì abbiamo già perso?
Vedi caro Direttore, dobbiamo essere obiettivi nel fare le analisi politiche altrimenti rischiamo di giudicare le situazioni a spannometro.
Il ballottaggio al Comune è difficile e complicato quanto in Provincia. Chiudere gli occhi non serve; riconfermarci come l’unico partito duro, puro e pure lottatore è sicuramente esaltante, ci inebria, ci rende invincibili, ma non ci fa vincere con la destra. Siamo in grado di avvelenare le nostre competizioni, ci azzuffiamo persino sull’ultimo tema di questa terra ma sulle battaglie vere, quelle serie, nulla. Perdiamo ovunque. Al massimo arriviamo al ballottaggio.
Beh io non sarò mai contento di arrivare secondo, non so tu. Forse è il caso di incominciare a lavorare per arrivare primi. Non credi?
Per tornare al Comune io credo che Canzian adesso sì che dovrà decidere come ribaltare questo risultato individuando la formula migliore per allargare la base elettorale e vincere le amministrative.
Al di là degli appelli al voto che pure sono utili, anzi indispensabili, ma non saranno sufficienti per farci vincere. E’ vero che dobbiamo lavorare per riportare alle urne quanta più gente possibile ma è anche vero che vi è la necessità ineludibile di trovare un accordo con i tre partiti che non andranno al ballottaggio ovvero ALVEARE, UDC e LISTA GIBELLIERI. Con tutti e tre o almeno con due dei tre. Qui non si tratta di fare gli schizzinosi o di contaminare la purezza del partito. Si tratta di decidere se la città dovrà essere governata per altri 10 anni dalla destra o da noi.
Io credo che debba essere governata dal PD e quindi da noi.
Non mi pare che il PD in queste elezioni abbia raccolto molto consenso ne mi pare abbiamo la forza per andare “da soli”, credo invece che in politica la ostinata coerenza non sempre paga ma soprattutto se muta il contesto e muta lo scenario, deve mutare anche la nostra azione. In questo caso la linea ferma della coerenza non può che far perdere.
Ma non credo che Canzian voglia perdere».

Giorgi Giampiero
Coordinatore del Circolo PD di Monticelli

 

La coerenza

Gentile Giampiero Giorgi, poiché sono stato uno strenuo sostenitore di Antonio Canzian come volto che può davvero incarnare il rinnovamento e la trasparenza alla guida della città, potrai leggere tra breve una notizia che riguarda l'apparentamento tra la coalizione del centrosinistra con la lista civica L'Alveare.
Per inciso, comunque, do tutt'altro che persa la corsa per il Comune.
Ciò tolto, da che mondo e mondo la coerenza è una dote che molti non vogliono riconoscere come adatta alla politica, tranne che quando a praticarla siano statisti della levatura di Enrico Berlinguer e Aldo Moro. Quel "compromesso storico" che sappiamo come venne tragicamente smantellato e non ebbe futuro, partiva proprio da una base di coerenza che, tutt'altro che nascosta, abitava nello spirito della nostra Costituzione.
Altra cosa sono gli affarucoli sottobanco della politica che alcuni per te e per la base oggi praticano a scorno degli obiettivi alti: il bene comune.
Forse questo può suonare vuoto per coloro che fantasticano di infrastrutture miliardarie, super impegnati in accordi politici di vasto respiro come quelli con l'onorevole Amedeo Ciccanti partiti da tanto, tanto tempo.
Bene, quegli accordi fatti sulla base di che (?) è un lavoro che auspico tu faccia da solo, visto che sei nel Pd e te ne avrebbero dovuto mettere a parte senonché la democrazia partecipativa non è buona prassi evidentemente in questa casa.
Dicevo quegli accordi sono le nefandezze che ti rifiuti di volere vedere e che hanno portato alla divisione del centrosinistra in Provincia, centrosinistra che avrebbe vinto al primo turno se "l'uomo del buon senso" Mandozzi quel buon senso lo avesse utilizzato per capire quale strada gli stessero facendo imboccare. Quanto alle nefandezze che non riesci a vedere, queste di cui ti ho appena detto hanno avuto valenza pure in Comune, dove nonostante ci fosse un candidato espresso dalle primarie, è stato osteggiato dal tuo onorevole Luciano Agostini, dal tuo segretario provinciale Mauro Gionni, dalla tua coordinatrice comunale Anna Casini e, se non bastasse, dalla, non so se tua, "AscoliDem".
Costoro, visti i risultati personali ottenuti in Provincia non mi pare che possano gongolare.
Quanto a quello che il candidato sindaco Antonio Canzian dovrà fare non credo che né tu né io possiamo dire cosa fare: per quanto mi riguarda ritengo che abbia gli strumenti giusti per dare ad Ascoli un futuro degno, sicuramente all'interno del tuo Pd una maggiore partecipazione e trasparenza.
Non so se questa analisi ti sembra obiettiva, se non lo fosse ti prego di valutare anche, secondo quella visione globale di cui parlava un certo Carl Marx, che una tale Sara Giannini dal Musone in giù ha diretto, lei coordinatrice regionale del Pd, ex segretaria di Silenzi, scomparso dalla Provincia di Macerata da qualche giorno, il partito, Ascoli compresa, nell'abbisso.
Non vedo perché gli allenatori possano essere fatti fuori dalle società calcistiche e costoro che giocano con il futuro dell gente non debbano mai pagare alcunché.
Ecco il perché della necessità di coerenza, perché se ci fosse stato un coordinatore regionale avulso da certe dinamiche di setta, le strategie di divisione messe in atto ad Ascoli le avrebbe di certo bloccate.
Che ne pensi gentile Giampiero Giorgi, riesci ora a scorgere qualche nefandezza?