Elezioni, al voto per ballottaggi e referendum

Elezioni, al voto per ballottaggi e referendum

I quesiti referendari prevedono un premio di maggioranza alla lista più votata

referendari che prevedono un premio di maggioranza alla lista più votata e l’innalzamento della soglia di sbarramento per la Camera dei deputati (quesito n. 1) e per il Senato della Repubblica (quesito n. 2) e l’abrogazione delle candidature plurime (quesito n. 3).
Con questi quesiti  referendari, il cittadino, votando “si”, esprime la volontà di abrogare le vigenti norme di legge e quindi fa proprie le ragioni addotte dai promotori dei referendum di modificare la legge elettorale. Votando “no” intende confermare la legge in vigore e quindi respinge le motivazioni dei promotori. La consultazione referendaria è valida solo se parteciperanno al voto la metà più uno degli aventi diritto al voto.
Intanto i candidati sindaci ammessi al ballottaggio hanno la facoltà, entro sette giorni dalla prima votazione, di dichiarare il collegamento con ulteriori liste (apparentamento) rispetto a quelle con le quali erano  collegati al  primo  turno.
Le dichiarazioni di ulteriore  collegamento debbono essere  depositate presso  la  Segreteria Generale del  Comune che allo scopo osserverà il normale orario di  apertura anche nella giornata  di  sabato 13 giugno e domenica 14 giugno (termine ultimo per il deposito degli ulteriori collegamenti): dalle ore 8.00 alle  ore 14.00.
Scaduti  questi  termini, il Segretario Comunale provvederà all’immediata  comunicazione, alla Commissione elettorale circondariale, delle dichiarazioni di collegamento con ulteriori liste.