(41,8% il dato da lui ottenuto), e Fabrizio Cesetti, del centrosinistra (44,8%) - appare intenzionato a sondare la possibilità di apparentamenti. Questo almeno ciò che emerge, ad oggi, dalle dichiarazioni dei due candidati. "Il centrodestra unito ha in provincia di Fermo il 55% (il riferimento è alle percentuali ottenute dagli altri contenendenti, ormai esclusi dopo il primo turno - ndr). Il vento in Italia e in Europa tira nella nostra direzione, e se non vogliamo andare controcorrente...". "Le mie porte - prosegue Di Ruscio - sono aperte a tutti; l'importante è che tutti abbiano un po' di buon senso, e mettano al centro gli interessi del territorio, piuttosto che le ambizioni personali".
"Il mio - conclude - è un appello all'unità". Ma a una domanda sulle sue intenzioni circa eventuali accordi per alleanze, Di Ruscio preferisce non rispondere. Cesetti, dal canto suo, afferma che "non può esservi alcun apparentamento, né inciucio...ne va del mio onore", aggiunge. "Abbiamo un progetto di governo - spiega - che è stato sottoposto alle primarie e si è poi saldato a un progetto politico che ha avuto un buon risultato, seppure in condizioni difficili, e che ci ha dato un consistente vantaggio per il ballottaggio; per il 21 giugno, quindi, mi appello a tutti indistintamente, perché, se sarò presidente, lo sarò di tutti i fermani".