Elezioni, Regnicoli: ad Ascoli in scena la grande truffa

Elezioni, Regnicoli: ad Ascoli in scena la grande truffa

Castelli e Canzian vogliono arrivare ad un ballottaggio "a tavolino" come in un pranzo di nozze

forti dei loro simboli nazionali, hanno condotto una campagna elettorale sostenendosi a vicenda, dal fidanzamento evocato due mesi fa, sono arrivati alle nozze.
Castelli invece di parlare dei temi della città dei suoi problemi e delle soluzioni per il futuro, in due mesi è stato capace solo di portare ad Ascoli per un assaggio di olive ed una visita al Meletti, ministri, sottosegretari, sindaci, presidenti di regione, a conferma che la sua candidatura è solo imposta dall’alto senza radici nella nostra città. Dove erano tutte queste persone quando chiudevano le fabbriche, quando si divideva la provincia, quando occorreva dare risposte ai finanziamenti per le infrastrutture? E’ stato capace di spendere somme ingenti per la campagna elettorale, una vera umiliazione per tutto il popolo ascolano che soffre per una crisi occupazionale senza precedenti.
Canzian invece di incalzare Castelli sul fallimento di 10 anni di governo di centro destra per due mesi lo ha inseguito sui temi della sanità e dell’ospedale che come tutti sappiamo dipendono dalla Regione Marche e non sono di stretta competenza di un Sindaco; che come tutti sappiamo hanno visto solo il diffondersi di notizie false e tendenziose. Lo vediamo preoccupato solo di vincere la battaglia tutta interna al PD più che essere una alternativa a Castelli e Travanti.
Questa è la grande truffa, voler arrivare ad un ballottaggio già pianificato a tavolino come in un pranzo di nozze.
Noi non ci stiamo; vogliamo una città che ritrovi nei suoi abitanti la voglia e la forza per affrontare con fiducia le sfide per il futuro. C’è bisogno di un nuovo entusiasmo che spezzi le logiche degli interessi nazionali e regionali che hanno visto la nostra città relegata all’ultimo posto. Apriamo gli occhi, respingiamo queste logiche, riprendiamoci la città».