Europa, le proposte di Age Platform

Europa, le proposte di Age Platform

Ha il compito di rappresentare i diritti di 150 milioni di over 50 appartenenti ai 27 Paesi

AGE Platform è un organismo con sede a Bruxelles,voluto dalle Istituzioni europee ed ha il compito di rappresentare i diritti di 150 milioni di over 50 appartenenti ai 27 Paesi per assicurare la loro partecipazione alla vita attiva,sociale,solidale e culturale. Attualmente le associazioni europee presenti sono oltre 130, di queste 20 sono italiane tra cui ADA UNIEDA,ANTEAS,50&più,FAP Pensionati bELIO D'ORAZIOancari,Associazione Lavoro over 40,Federazione Pensionati Coldiretti, Federanziani, UNITRE, per citarne solo alcune.
Il rappresentante per l’Italia di AGE,Elio D’Orazio,ha tracciato un quadro tragico dell’attuale crisi occupazionale in cui versano centinaia di migliaia di lavoratori over 50 ed over 60.  Moltissimi, avendo perso il lavoro fanno fatica a ritrovare una occupazione. Nel vortice della crisi le piccole e medie imprese, spesso a carattere familiare, artigiani,commercianti, coltivatori risentono massimamente della contrazione dei consumi. Tante sono le persone che anche in pensione continuano a dare il loro apporto alle attività economiche passate ai figli ed ai nipoti. Si tratta di una modalità che ha tutti i caratteri della solidarietà fra le generazioni ma che non ha i giusti riconoscimenti ed aiuti da parte dei governi.
“Il mercato del lavoro – ha detto D’Orazio – oggi è sempre più fuori controllo,l’eccesso di liberalizzazione ha privato i giovani di diritti ed opportunità mentre la discriminazione per età è sempre in agguato. Le nuove generazioni – ha proseguito  – avranno pensioni povere se ritardano ad entrare in modo stabile nel mondo del lavoro. I soggetti deboli maggiormente vulnerabili sono oggi in Europa coloro che sono a reddito fisso,da lavoro o da pensione. Il potere di acquisto negli ultimi anni ha avuto cedimenti oltre il limite sostenibile,la ricchezza si è spostata sempre di più verso un gruppo ristretto della popolazione trascinando in basso ampi strati di ceto medio impiegatizio e produttivo. 
Oggi spesso nelle aziende si diventa “anziani” a 45 anni fuori mercato e senza redditi,-ha continuato D’Orazio -ci sono anziani che assistono altri anziani, bisogna riconoscere a tutte queste persone un sostegno economico adeguato”.
Per tutte queste problematiche,AGE, a nome dei 150 milioni di persone che rappresenta si rivolge ai parlamentari europei e specificatamente ai 72 italiani di prossima nomina,per la ricostituzione, all’interno delle Istituzioni Europee dell’”Intergruppo sull’invecchiamento della popolazione”che dovrà dare risposte concrete alla riforma delle pensioni, proteggendo in modo adeguato i sistemi di pensione complementare e di risparmio individuale. E’ necessario adottare misure a favore dei lavoratori anziani in difficoltà a causa della crisi. Proporre una legge europea volta a sostenere coloro che si fanno carico delle persone anziane o non autosufficienti considerandolo come un investimento  ed assimilandolo alle disposizioni per l’assistenza all’infanzia. Eliminare l’età di pensionamento obbligatorio,permettendo all’individuo di decidere liberamente se  desidera continuare a  lavorare,andare in pensione in modo progressivo,lavorare a tempo parziale, andarsene in pensione  non appena raggiunta l’età pensionabile. Altro punto delle richieste di AGE è investire nelle abitazioni sociali così da fare in modo che tutti abbiano accesso ad abitazioni decenti. Combattere le disuguaglianze in materia di salute sia per le donne che per gli uomini anziani che per gli altri gruppi deboli. Non consentire alle compagnie di assicurazioni di praticare discriminazioni fondate sulla età nei premi assicurativi complementari per la salute – oggi le assicurazioni private riconoscono indennizzi per ricoveri o interventi chirurgici fino a 70 anni di età quando la vita media supera gli 80 -.
L’assemblea generale di AGE Platform ha approvato tutte queste raccomandazioni; spetta ora alle istituzioni ed ai rappresentanti che eleggeremo fra qualche giorno rispondere concretamente all’appello.

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