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Canzian, uno stadio multifaccia e nuovo trasporto pubblico
Ascoli, un esempio da seguire, come avveniva ai tempi del compianto presidente Costantino Rozzi
Mi avete sempre sentito parlare di uno sviluppo della città e di un Prg che non guardi verso valle: l'unica deroga a questa scelta potrebbe riguardare proprio lo stadio, a meno che non riusciamo ad individuare in altra zona un'area adeguata ad una struttura sportiva di questo genere che io penso multifunzionale».
Parcheggi, piscine, sedi per i tifosi organizzati che danno forza alla nostra squadra, aree verdi attrezzate con spazi che possano accogliere concerti per i giovani, pub. Canzian insomma vede una struttura aggregante, uno stadio multi faccia che viva per 365 giorni l'anno. Il calcio sarà l'evento portante, capace di coinvolgere migliaia di persone.
«Questa nuova struttura di intrattenimento – dice Antonio Canzian - deve far tornare a parlare di Ascoli come un esempio da seguire, come avveniva ai tempi del compianto presidente Costantino Rozzi che sapeva unire al calcio, alla squadra, la passione per le sue radici, per i prodotti di questo territorio in giro per l'Italia». E un tema che parla di aggregazione come lo stadio si compenetra perfettamente al modo di raggiungerlo e quindi al trasporto pubblico cittadino.
Ieri Antonio Canzian e il coordinatore comunale del Pd Valentina Bellini hanno fatto un giro per capire proprio dai cittadini cosa pensano dei bus. «Nel 2007 – dice Canzian – il Comune ha ridotto la spesa annua per il trasporto pubblico. Da 1milione e 150 mila chilometri complessivi si è passati a 1 milione e 69 mila chilometri: 80 mila chilometri in meno l'anno.
Questo ha significato, come dicono oggi in cittadini, una riduzione del servizio. La nostra coalizione vuole invertire questa rotta e potenziare il trasporto pubblico». E Antonio Canzian riferisce i numeri negativi dopo la scelta della giunta di centrodestra, con un forte calo dei viaggiatori: una diminuzione del 25% dei biglietti (70 mila in meno) e una conseguente riduzione degli abbonamenti (72 mila viaggiatori in meno). Gli incassi sono diminuiti di 150 mila euro all'anno, si sono avuti 142 mila viaggiatori in meno. «Noi introdurremo il biglietto a tempo – dice Canzian - come accade un po' dappertutto in Italia e non valido per una sola corsa.- Tra l'altro i viaggiatori ora sono ulteriormente svantaggiati perché le corse sono state spezzettate e per raggiungere una meta sono costretti a pagare più di un biglietto.
Classico poi il disservizio che ci riferisce una signora di Poggio di Bretta che dopo una certa ora non può più utilizzare il servizio urbano per mancanza di corse. Altro elemento da migliorare il comfort dei bus, dovuto a volte anche al modo di guidare stressante di alcuni conducenti».