Pronti manifesti e volantini contro quella, che secondo Guido Castelli e Piero Celani (candidato alla presidenza della Provincia), sarebbe una lotta preventiva per debellare l'ospedale unico della vallata. "E' vero - dice Castelli - che la giunta regionale ha deliberato l'istituzione dell'Azienda opedaliera unica di Ascoli e San Benedetto e ci va benissimo, visto che è stata ripresa da una proposta di legge sottoscritta da me e da Tonino D'Isidoro, cioè quella con due plessi, Ascoli e San Benedetto, che verranno potenziati ognuno con delle specializzazioni.
Poi però subentra la preoccupazione che non ci sarebbero i numeri in consiglio regionale per far passare questa delibera che ha visto l'assenza in giunta dell'assessore Amagliani di Rifondazione Comunista, contraria all'azienda ospedaliera, e dell'assessore Marcolini.
Questa delibera potrebbe passare solo con l'appoggio del centrodestra. Ma c'è ancora un rischio - aggiunge Castelli - cioè quella parte della delibera nella quale si dice che entro 150 giorni sarebbe resa operativa l'azienda ospedaliera.
Questo tempo potrebbe far pensare ad una boutarde elettorale visto che a luglio non si fa nulla in consiglio regionale e ad aprile del 2010 sono convocate le elezioni in Regione. A questo punto vogliamo che tutti i candidati sindaci si pronuncino sull'aziemda unica oppure sull'ospedale unico della vallata del quale parla il direttore Zuccatelli e del quale in Regione esiste un piano di fattibilità dal 2004 e alcuni parlamentari (Agostini del Pd e Ciccanti dell'Udc) si sono sempre fatti promotori dell'ospedale unico in zona Fiobbo. E' vero che Canzian si è già pronunciato a favore dell'azienda ospedaliera, ma occorre vedere cosa ne pensa Rifondazione Comunista che è tra i partiti che lo appoggiano".
"Non si può non tener conto - dice Piero Celani - di un odine del giorno approvato dal consiglio comunale di Ascoli all'unanimità a favore dell'azienda ospedaliera, forte delle risorse del caso per aumentare le eccellenze nei due nosocomi, e contro l'ospedale unico. E' assurdo buttare i soldi dalla finestra dopo che sono stati spesi al Mazzoni 10 miliardi per la reingegnerizzazione; ora occorre investire in tecnologia d'avanguardia".