Canzian, ospedale unico c'è una lobby contro Ascoli

Canzian, ospedale unico c'è una lobby contro Ascoli

Il punto nascite non si tocca e verrà potenziato, parola di Spacca e Mezzolani

<«Dirigenti regionali e direttori di zona - dice Canzian - sono adetti alla gestione e non programmano la politica sanitaria regionale. Si limitino alle loro competenze e non sconfinino nelle funzioni politiche che sono esclusive della giunta regionale. La città di Ascoli è assolutamente contraria, ed è la mia posizione, all'ospedale unico della vallata. C'è addirittura un ordine del giorno votato all'unanimità dal consiglio comunale in tal senso.  La giunta regionale ha istituito ha operato una scelta fondamentale per la sanità del nostro territorio istituendo l'azienda ospedaliera Ascoli-San Benedetto del Tronto. Signifca avere più risorse e servizi di qualità tra i due nostri ospedali.Oggi però, guarda caso, con il feticcio dell'ospedale unico di vallata si cerca di distogliere l'attenzione dei cittadini su questa importante scelta della giunta regionale. Sia ben chiaro che la città di Ascoli non consentirà a nessuna lobby ANTONIO CANZIANpolitica, trasversale o meno,  di condizionare il proprio futuro contro la propria volontà. Ad esempio, coloro che ieri hanno ipotizzato il trasferimento del punto nascita da Ascoli a San Benedetto e oggi ipotizzano l'ospedale di vallata si arrogano un ruolo che non gli compete ed è invece ruolo per chi è stato eletto dai cittadini. Questi dirigenti dimostrano di non conoscere affatto la nostra realtà, tanto è vero che sia il presidente Gian Mario Spacca che l'ass4essore alla sanità Almerino Mezzolani, hanno assicurato che oltre a non essere toccato il punto nascita, sarà maggiormente qualificato così come è naturale per un ospedale di una città capoluogo di provincia».
A questo punto è evidente che la presenza di Zuccatelli ad Ascoli Piceno non sia più gradita agli ascolani di qualsiasi parte polituica essi siano. Da quando è arrivato Zuccatelli non ha fatto altro che diffiodere notizie e poi smentirsi. Lo stesso direttore della Asur13 è quello che ad un certo punto è stato costretto a svelare le parcelle da centinaia di migliaia di euro per il contenzioso legale affidato ad una ristretta schiera di avvocati. Era parso il presupposto per una gestione trasparente, ma poi curiosamente, quando gli è arrivata sul tavolo una proposta di uno studio legale ascolano che avrebbe seguito tutto il contenzioso per  soli 40 mila euro all'anno, non gli è parso vero di rigettare la proposta che avrebbe consentito un grande risparmio di spesa sanitaria, con la giustificazione che quello studio legale sarebe incompatbile perchè ha in corso una causa di un paziente contro la stessa Asur13. Il fatto curioso è quel paziente avrebbe liberato il proprio avvocato da ogni vincolo, quindi il presupposrto per non accogliere la proposta sarebbe caduto. La cosa non è molto chiara. Con quel risparmio Zuccatelli ad esempio avrebbe potuto concedere ai pazioenti del nosocomio di parcheggiare gratuitamente invece di far sborsare 80 centesimi all'ora.