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Canzian: Castelli non strumentalizzi il terremoto in Abruzzo
«Dirottare le risorse per il ponte sullo stretto di Messina, senza penalizzare Ascoli»
al Comune – per sopperire al gioco delle tre carte sulla Salaria messo in pratica dal governo con i 106 milioni di euro dirottati.
La Regione Marche e la Protezione civile della Provincia di Ascoli hanno dimostrato prima di altri la solidarietà e la tempestività d'intervento, sia con l'allestimento di un'ospedale da campo e il supporto alle operazioni in emergenza, che con l'accoglienza di sfollati sulla nostra riviera. Pensi piuttosto Berlusconi a dirottare le risorse appostate per il ponte sullo stretto di Messina alla ricostruzione in Abruzzo, senza penalizzare ulteriormente Ascoli e il Piceno.
Quanto la Regione tenga ad Ascoli e al Piceno – continua Canzian – si può capire da una notizia importante come quella dell'odierna istituzione della “Azienda Unica Ospedali Riuniti di Ascoli e di San Benedetto”. La giunta regionale ha recepito le istanze di tanti professionisti e lavoratori dell'ospedale Mazzoni. Questa scelta produrrà un potenziamento dell'efficienza sanitaria nel territorio con maggiore qualità nei servizi ai pazienti. Il presidente Spacca aveva già annunciato un investimento sostanzioso nel sud delle Marche nonostante i tagli alla sanità che il governo Berlusconi sta infliggendo.
La Salaria, poi, invece di essere censita nel settore dell'appaltabilità delle opere in capo all'Anas, dove fino ad oggi si trovava, ha fatto un passo indietro grazie al governo di centrodestra tornando nell'inseribilità dei progetti, cioè da finanziare non si sa quando e come. Per il tratto del quale si parla oggi, la Trisungo-Valgarizia, Castelli evidentemente non ne conosce lo stato: la Provincia ha più che adempiuto ai suoi doveri.
Sono stati spesi per il progetto definitivo 2 milioni e 200 mila euro, somma per la quale è stato contratto un mutuo così da accelerare l'iter. Toccava all'Anas la cantierabilità e ora con le delibera della giunta regionale tutto è pronto. Capisco che Castelli si trovi tra incudine e martello, tra parlamentari e ministri del suo governo che gli raccontano che è tutto a posto e dietro dirottano i fondi per la Salaria». Antonio Canzian ribadisce una mobilitazione forte e tempestiva in difesa del futuro del territorio ascolano che si gioca su progetti come quello dell'ammodernamento della Salaria ma anche sulla salvaguardia della coesione sociale collegata alla sicurezza economica e quindi di un lavoro non precario e a rischio. Tema che si collega all'altra grande preoccupazione del presidente Gian Mario Spacca: i 30 milioni di euro per la Sgl Carbon.
«C'è una premessa determinante da fare – dice Antonio Canzian - sono contro ogni logica di disfattismo, sono contro chi sembra gongolare se davvero ci fosse l'eventualità di perdere quel finanziamento che in realtà rappresenta il nucleo iniziale di una scommessa per il rilancio del Piceno e non solo del suo capoluogo.
Credo in quel progetto che l'amministrazione provinciale ha portato avanti e sta portando avanti con decisione. E anche su questo versante ritengo che per evitare perdita di risorse occorra far pressione da subito sul governo con tutti gli attori del territorio, una mobilitazione diretta, fin sotto le finestre dei Palazzi romani, con tutti coloro che veramente hanno a cuore non tanto, e sarebbe giustificato e normale, il proprio futuro, ma quello dei propri figli».