Lista comunale del Prc-Pdci contro precariato e affari

Lista comunale del Prc-Pdci contro precariato e affari

Sostenitori della candidatura di Antonio Canzian a sindaco di Ascoli sin dal primissimo momento

Una lista nata dall’unione dei due partiti comunisti più rappresentativi della sinistra.Una lista nata, a livello comunale, prima ancora della decisione presa dalle segreterie nazionali, per dare una decisa risposta a tutte quelle liste e listine sedicenti di sinistra che come unico risultato ottenuto è quello di creare confusione e disgregazione della sinistra.
Sostenitori della candidatura di Antonio Canzian a sindaco di Ascoli sin dal primissimo momento, con il nostro sostegno abbiamo evitato che si costituisse in città la cupola affaristica dei soliti noti, relegando tutti quegli ambigui personaggi i quali, con promesse di poltrone e strapuntini, hanno tentato di far decadere detta candidatura, a ruoli marginali e con la vittoria di Antonio Canzian verranno spazzati via definitivamente dalla scena politica ascolana.
La nostra lista si caratterizza dalla presenza di persone che vivono sulla propria pelle le difficoltà che oggi si riscontrano nel mondo del lavoro a livello nazionale, ma soprattutto nella nostra città.
Precariato, disoccupazione, sfruttamento dei lavoratori, sono oggi il vero dramma delle famiglie ascolane e solo chi conosce direttamente il problema perché vissuto potrà dare le risposte giuste, rispetto chi da sempre è vissuto dentro le stanze dei vari palazzi.
E’ dovere di un’amministrazione  dare ai propri cittadini la migliore qualità della vita possibile, che significa servizi che funzionano, tariffe eque per asili, mense e trasporti, abitazioni pubbliche a basso costo per chi una casa non può permettersela, opportunità di nuove forme di lavoro sostenibile dal territorio e dalle risorse del territorio stesso. Non sarà il cemento armato a portare risorse.
Il cemento armato arricchisce chi lo usa, ma depaupera il territorio e tutti sappiamo quante risorse può darci il nostro.
Noi proponiamo una politica innovativa e di rottura che possa dare ad Ascoli quella scossa di cui abbiamo bisogno dopo dieci anni di assoluto oblio della gestione della destra di Celani e Castelli.