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Castelli: estendere ad Ascoli la Zona franca urbana
Celani: «Rossi al capezzale delle imprese, solo quando la crisi era già in stato avanzato»
Soprattutto per uscire da una crisi come questa che stiamo vivendo». Firmato Guido Castelli. Il candidato del centrodestra apre con queste parole l’incontro elettorale con il vice ministro alle Attività Produttive, con delega al Commercio estero, Adolfo Urso.
«Ascoli deve aprirsi al contributo con l’Italia e l’Europa per avere una vera opportunità ed venir fuori dai problemi che attanagliano il Piceno - dichiara Castelli - Abbiamo in mente un piano di 3 punti: innanzitutto rigenerare la presenza di capitali stranieri nel nostro territorio; in secondo luogo verificare la possibilità di includere Ascoli tra le Zone franche urbane (ieri il Cipe ha approvato l'elenco delle 22 aree); infine estendere anche per al capoluogo piceno i benefici della legge 181, indirizzati verso le aree e siti industriali in crisi».
«Oggi, per la prima volta dal ’99, ci troviamo davanti ad una prospettiva politica decisamente migliore – aggiunge il candidato del Pdl alla presidenza della Provincia, Piero Celani – C’è la possibilità di lavorare insieme e sostituire Amministrazioni di centrosinistra, come la Provincia e la Regione, che si sono contraddistinte per un grave immobilismo. E parte anche una stoccata al presidente Rossi: Celani lo accusa di «esser andato al capezzale delle imprese, solo quando la crisi era già in stato avanzato».
«Se le elezioni di giugno dovessero andare bene per il centrodestra – prosegue Celani - l’assalto alla Regione nella prossima primavera sarebbe davvero realizzabile».
«Cercherò di contribuire a realizzare gli obiettivi dei due candidati del Pdl – afferma il viceministro Urso – La vera sfida per Ascoli è rinnovare il suo spirito imprenditoriale per riuscire ad attirare di nuovo capitali stranieri, dopo la conclusione della Cassa del Mezzogiorno. Mi impegnerò personalmente affinché Ascoli Piceno sia inserita nella seconda tranche delle Zone franche urbane».