la terza lista civica per Massimo Rossi presidente della Provincia di Ascoli. Ne è l'anima Avelio Marini, assessore nell'attuale giunta provinciale. Una lista che ha in sé una forza fin troppo espressa, ad ascoltare i 24 candidati: ribellione contro la bassa politica, trasversalità, voglia di mettersi in gioco per difendere un patrimonio da tramandare alle prossime generazioni e, soprattutto, mettere la propria faccia per dar man forte perché continui il progetto di «una persona veramente seria» che ha amministrato bene.
E' la serietà che invoca Roberto Zazzetti, diversamente abile, presidente dell'associazione “La Meridiana” e dei paraplegici marchigiani. «Sto con Massimo Rossi perché è una persona veramente seria – dice Zazzetti – non ci ha mai presi in giro. Mi hanno fatto il vuoto intorno quando hanno saputo che mi candidavo con Rossi, ma sono davvero stufo del voto di scambio. Ci metto la mia faccia per i tanti genitori dei bambini disabili che rappresento
Lo faccio perché è serio. In teoria sono un destroide, ho sempre votato per la destra, ma dopo quello che ha fatto l'ex sindaco Celani ... che se va a fare ora il presidente della Provincia, facciamoci il segno della croce, siamo rovinati. Mi hanno tirato per i capelli a fare questa scelta, sono distrutto del muro di gomma da parte di certi politici.
C'è bisogno di cambiamento. Scelgo le persone da votare, non guardo i simboli e, poiché conosco Guido Castelli da una vita, al Comune voterò per lui anche se Pd e Pdl sono la stessa cosa». E Massimo Rossi ha fatto tornare la voglia di fare politica a chi come Antonio Capponi di Montemonaco non ci pensava davvero. «Sono sempre stato di sinistra, ma dopo i fatti accaduti in Provincia (Mandozzi e il Pd, ndr) – dice Capponi - potevano verificarsi due possibilità: non andare a votare o ribellarsi alle logiche di farsi del male, al gioco del “levete tu che me ce metto io”, si dice dalle mie parti.
Stessa molla scatta per Pietro Leoni di Roccafluvione, trascorsi nella sinistra lombardiana del Psi. «Ero stanco di portare linfa a chi la utilizzava poi in un certo modo – dice Leoni – ora sono contento di poter lavorare per il progetto di Massimo Rossi».
Concetti ripetuti anche da Fernando Galié, ex consigliere comunale dei Verdi. Poi ci sono i candidati che si affacciano alla politica per la prima volta: Ettore Palestini, medico ospedaliero, responsabile del Tribunale dei diritti del malato, Narciso Galiè, presidente dell'Istituto Gaspare Spontini, consulente del Cai, e gli altri, non meno importanti, ma lo spazio è tiranno. Non avrebbero aderito al simbolo di un partito, qui hanno la netta sensazione di poter dire ciò che si pensa senza timori di censura.
I candidati di Solidarietà Ambiente Partecipazione