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Comunisti italiani: spazzato via il comitato d'affari ascolano
«Avevano in mente di costruire una alleanza PD-UDC e far saltare la candidatura Canzian»
pettine. Così abbiamo potuto vedere tutti quei personaggi che da troppi anni bazzicano nella politica ascolana alla disperata caccia di poltrone, poltroncine e strapuntini, non trovare l’accordo neanche fra di loro, dopo aver tentato per mesi di far saltare la coalizione nata attorno ad Antonio Canzian e di conseguenza anche il candidato, in ossequio agli ordini giunti dal comitato d’affari ascolano.
Perché tutti gli ascolani devono sapere che il comitato d’affari ascolano che tutti conosciamo, aveva in mente di costruire una grande alleanza PD e UDC contornata da quei partitelli satellite e auto referenziati.
C’è in ballo il piano regolatore, la gestione dell’area ex Carbon, il polo universitario, il piano casa. Insomma affari per miliardi di euro, per i loro amici costruttori, quindi non potevano restare fuori dal potere in questo quinquennio. PDCI e PRC hanno impedito tutto questo, con una strenua resistenza all’interno della coalizione a difesa del candidato Canzian. Così abbiamo impedito che Ascoli cadesse nuovamente in mano al comitato d’affari e allo stesso tempo siamo riusciti a spazzare via politicamente dalla storia di Ascoli certi politicanti più attenti al proprio orticello, piuttosto che agli interessi comuni della città, i quali hanno fatto carte false pur di rimanere a galla anche perché per loro, questo era l’ultimo treno. Questo lo riteniamo già un nostro grande successo politico, il primo, di questa nuova stagione politica ascolana. Il secondo sarà quello di vedere Antonio Canzian eletto sindaco di Ascoli Piceno».