Prc non entra nel torbido di quell’insoglio politico

Prc non entra nel torbido di quell’insoglio politico

La credibilità politica che invece riscontriamo in Massimo Rossi e in Antonio Canzian

ci offre un quadro assolutamente diverso da quello che si vuol far credere offrendo una chiara e diversa chiave di lettura.
Innanzitutto è necessario puntualizzare che il Circolo di Ascoli Piceno di Rifondazione Comunista non ha volutamente partecipato a questa patetica querelle sulla stampa in quanto riteniamo inopportuno che, un serio Partito politico, si immischi con taluni personaggi che hanno poco a che vedere con la politica e molto con la spartizione lobbistica di cemento, incarichi, presidenze etc.
Non abbiamo voluto entrare intenzionalmente nel torbido di quell’insoglio (piccola pozza di acqua stagnante, ndr) politico di cui sono responsabili gli Ascoli Dem, Sinistra Democratica, l’UDC, la Nuova Democrazia Cristiana, i Socialisti.
Tutti ulteriormente assecondati, purtroppo, da un’Italia dei Valori poco incline, nell’ascolano, alle ferree linee morali e di distanza con le lobby come Di Pietro vorrebbe e  riscontrabile ciclicamente nell’infantile quanto ingenua politica del segretario provinciale, Andrea Cardilli,  nell’accondiscendere ai molti voleri e ai pochi valori proprio di Amedeo Ciccanti e non solo.
Una “babilonia” dunque che evidenzia chi realmente sono gli inaffidabili e che coinvolge indirettamente anche la destra di Castelli visto che – mentre Ciccanti personalmente amoreggia con quella parte inattendibile di “NON - SINISTRA” appena illustrata, altri per lui, ex UDC appena fuoriusciti dall’IDV, tengono caldo  e vivo il tavolo nel PdL.
Rifondazione Comunista non è e non vuole essere come loro e, per questo motivo, non abbiamo mai risposto alle provocazioni e a tutta questa “battaglia delle poltrone e della visibilità” perché riteniamo che già così, “on sight”, questo “minestrone politico”, non ispirerebbe nel cittadino onesto, attento ed intelligente quella credibilità politica che invece riscontriamo in Massimo Rossi e in Antonio Canzian ai quali – infatti – diamo piena fiducia.
In questi mesi il Circolo di Ascoli Piceno di Rifondazione Comunista, piuttosto che scendere nel sudiciume di quella bassa politica ascolana, ha preferito studiare, pianificare e redigere, insieme ai diretti e più seri alleati politici, un documento integrativo alla bozza di programma che andrà a caratterizzare – qualora risultassimo al governo di Ascoli Piceno con Antonio Canzian – quel nuovo progetto che vorrebbe vedere Ascoli Piceno ed i suoi cittadini tornare al centro di una nuova idea economica, sociale e politica come giustamente dovrebbe essere per  un capoluogo di provincia.