Tagli alla scuola, Benatti: sarò "assessore di lotta"

Tagli alla scuola, Benatti: sarò "assessore di lotta"

«Dissenso verso questa manovra che non è una riforma scolastica, ma solo una 'sforbiciata'»

per i tagli alla scuola nelle Marche. "Il livello di indignazione è già alto - ha detto oggi all'assemblea sindacale della Cisl Scuola - perché mentre noi stiamo agendo secondo principi di trasparenza e democrazia, confrontando le posizioni, il livello locale dell'amministrazione statale, indifferente a qualsiasi richiesta di chiarimenti sui criteri adottati per i tagli agli organici della scuola, già oggi ha emanato il decreto 'falcidiante' e fa muro di gomma. A questo punto non ci si deve rassegnare, svesto i panni da assessore di governo e indosso quelli di assessore di lotta". 
"Non si può far passare per razionalizzazione l'aumento in un anno del 20% delle pluriclassi (saranno 127 e la maggior parte nelle zone montane) - ha proseguito - o sacrificare il sostegno ai disabili creando un disservizio, è un'impostazione didattica sbagliata che va corretta. Non si può dire alle famiglie che possono scegliere il tempo scuola e poi in 5 anni si ritroveranno un modulo base imposto a 27 ore. Non si può soprattutto stare a guardare, ma occorre agire in maniera più incisiva, tutti insieme e che anche le famiglie facciano la loro parte, ci aiutino a esprimere il dissenso verso questa manovra che non è una riforma scolastica, ma solo una 'sforbiciata'".
"Abbiamo poco più di un mese per invertire questa situazione - ha insistito - e non sarà facile. Ma a Roma non andrò a prendere schiaffi: chiedo il dovuto, cioè che i ministri Gelmini e Tremonti rivedano queste decisioni, perché non accetto che come Regione virtuosa si paghino penalizzazioni immeritate. Altrimenti perché impegnarci per applicare i regolamenti alla lettera, come abbiamo fatto anche in sede di atti di dimensionamento scolastico?".