«Fatte le debite proporzioni, è importante recuperare un atteggiamento "francescano" »
politico” , con rappresentazioni fra le più fantasiose; a mio giudizio l’unico effetto ottenuto è confermare alla stragrande maggioranza della popolazione l’opinione che la “politica” è un fatto sempre più tragicamente lontano dal vivere comune e che la ripulsa , il silenzio e l’astensione , soprattutto fra i più motivati , siano l’unico modo per manifestare il proprio giudizio negativo.
Consapevoli e incuranti , gli attori di questo dramma continuano nelle loro “performances”considerando l’astensione crescente come un fatto di dissidenza in fondo “positivo” , purché ci sia sempre qualcuno disposto a votarli sotto il ricatto della clientela (meccanismo ricordato di recente dallo stesso Presidente della Camera dei Deputati).
Ad incrementare, se possibile, questo atteggiamento di sfiducia, concorrono vari personaggi dei disparati e fluidi schieramenti che alla democratica discussione all’interno dei partiti preferiscono usare il palcoscenico della stampa cittadina, in modo estremamente scorretto, per assumere ruoli vittimistici peraltro molto improbabili.
In complesso è la democrazia a soffrirne con diretta e grave responsabilità di chi se ne millanta rappresentante.
E’ fondamentale reintrodurre un aspetto più dignitoso e corretto nella conduzione della vita politica, chi vota va rispettato nella sua dignità e considerato pari a chi intende rappresentarlo, non un oggetto di cui ricordarsi a cadenza fissa e con meccanismi non sempre molto corretti.
Fatte le debite proporzioni, è importante recuperare un atteggiamento ”francescano” nel mondo politico , di umiltà, e non lasciarlo in mano a chi afferma nelle più svariate occasioni che “nessuno verrà lasciato indietro”».