Canzian e Maroni si dimettono dalla giunta provinciale

Canzian e Maroni si dimettono dalla giunta provinciale

Lo ha deciso una tesa assemblea provinciale del Pd finita a tarda notte

provvedimento di revoca delle deleghe al vice presidente Emidio Mandozzi da parte del presidente della Provincia Massimo Rossi per il venir meno del rapporto di fiduciarietà. A ratificare la decisione l'assemblea provinciale del Pd tenutasi ieri fino a tarda notte. 
Ma non ci sarà alcuna crisi di giunta. Il presidente della Provincia Massimo Rossi va avanti per dare corso alla funzionalità degli uffici delle due nuove province. Intanto è ipotizzabile che lo stesso presidente assuma ad interim le deleghe lasciate scoperte da Canzian e Maroni, anche se potrebbe ugualmente redistribuirle ad altri membri della giunta. 
Anche i consiglieri provinciali del Pd, parte ascolana, usciranno dalla maggioranza, mentre i fermani del Pd restano sia in giunta che nella maggioranza provinciale. Intanto per il 20 aprile è stato convocato in prima seduta alle ore 15,30 il Consiglio provinciale che dovrà approvare la delibera di giunta che ha previsto una manovra di variazione di bilancio per far fronte alla minore entrata di 700 mila euro da parte dello Stato e una minore entrata dovuta al crollo della Ipt a causa del crollo in tre mesi della immatricolazione delle autovetture. 
La decisione politica dell'assemblea provinciale del Pd fa pensare al conseguente voto contrario su questa manovra di assestamento di bilancio, ma non è detto che i consiglieri medesimi non votino a favore. Nel caso che la giunta non ottenga il voto favorevole, l'esecutivo potrà reiterare entro due mesi la variazione di bilancio in assestamento. «Speravo che si pensasse con responsabilità più a mandare avanti la macchina amministrativa – dice il presidente Rossi – piuttosto che pensare ai propri interessi elettorali. In ogni caso siamo qui invece a preoccuparci di essere a servizio della comunità mantenendo fino in fondo la promessa fatta agli elettori».
Rossi poi non comprende come faccia Mandozzi ad esternare e insinuare dubbi sulla conoscenza del “buco” di bilancio. Il presidente della Provincia ritiene che sia un attacco basso alla credibilità dei dirigenti che hanno la responsabilità di redigere il bilancio stesso.