Canzian, rispetto le regole di un partito serio

Canzian, rispetto le regole di un partito serio

Sono a disposizione delle decisioni dell'assemblea del Pd

dà un quadro chiaro della sua posizione. «Personalmente – dice Canzian – condivido quanto fatto dalla Provincia di Ascoli, se così non fosse stato avrei tratto le dirette conseguenze ( si sarebbe dimesso, ndr).
Quanto alle conseguenze politiche sul fatto che il capo delegazione del Pd e vice presidente della giunta provinciale Emidio Mandozzi sia stato revocato nelle deleghe debbo premettere due elementi importanti: da un lato sono fedele alla fiducia accordatami dal presidente della Provincia Massimo Rossi per avermi scelto nella rosa di nomi fornita nel 2004 dal mio partito, il Pd, e quindi al mandato programmatico; dall'altra parte debbo fedeltà al Pd che mi ha proposto per assolvere questo incarico nella giunta Rossi.
E' evidente che queste sono posizioni che confliggono nella fase politica attuale. Debbo dunque per primo sottopormi alle scelte del partito senza il quale non avrei ricoperto in giunta provinciale il ruolo di assessore. Sono dunque pronto, come è costume di partiti seri come quelli dai quali proviene la mia storia politica fin qui, a mettermi a disposizione degli organismi del Pd.
Antonio Canzian si riferisce all'assemblea provinciale del Pd che si terrà domani alle 21 sul tema della “guerra” in Provincia dopo il defenestramento di Mandozzi. Per Canzian le dimissioni da un esecutivo non si danno sui giornali, ma con sobrietà all'interno del partito.
Antonio Canzian rifiuta categoricamente un ipotetico conflitto con il segretario provinciale Mauro Gionni, presente tra l'altro all'apertura della sua campagna elettorale il 21 marzo.