Fondi FERS, via libera ai primi tre progetti

Fondi FERS, via libera ai primi tre progetti

Richiesta di finanziamenti di una parte - pilota del Polo scientifico e tecnologico

interessate che parteciperanno all’assegnazione dei fondi dell’asse 5 del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) messi a bando dalla regione Marche con scadenza 10 aprile.
Due di questi Progetti Integrati  Territoriali (PIT) hanno valenza interprovinciale e vedono appunto la Provincia quale ente capofila, il terzo è presentato direttamente dall’Ente.
Il primo rientra nel più ampio piano denominato “Percorsi di identità territoriale” che coinvolge ben 16 Comuni ricadenti lungo l’asse della Valdaso, da Montemonaco a Pedaso e che prevede, tra le altre cose, il recupero e la messa in sicurezza dell’asta fluviale ad elevato rischio di esondazione, il recupero di spazi architettonici dei centri storici dei vari Comuni, la creazione di un sistema di “Qualità Valdaso” che, partendo dalla valorizzazione culturale degli antichi mestieri e delle colture tradizionali, miri alla promozione delle tipicità locali di eccellenza agricola. Per accedere ai finanziamenti del bando regionale, la Provincia mette sul piatto la parte del progetto riguardante la messa in sicurezza del fiume, che comprende anche un’attività di formazione dei tecnici sui metodi di realizzazione di opere di ingegneria naturalistica, per un valore di 102.500 euro, che integra il più ampio progetto di riduzione del rischio idrogeologico del fiume Aso già inserito nel Piano delle Opere Pubbliche 2009/2011.
Il secondo progetto presentato ha il titolo “Emozioni della scienza” ed ambisce ad ottenere i finanziamenti europei per lo sviluppo delle attività scientifiche delle realtà museali della Cartiera papale di Ascoli e di quelle di Montelparo e Monteleone di Fermo. Secondo l’idea proposta dalla Provincia e dai Comuni coinvolti, la Cartiera papale (per la quale è prevista anche una sistemazione dell’area esterna) diventerà luogo di sperimentazione legato all’elemento dell’acqua (sia per la storia della cartiera sia per la vicinanza con il torrente Castellano), mentre per i due centri fermani si profila una specializzazione per le scienze della terra (geologia, geografia, ecc.). L’importo complessivo richiesto è di circa 680mila euro, equamente suddivisi tra le due realtà museali.
Il terzo progetto vede la Provincia referente in concomitanza con il commissariamento del comune di Ascoli Piceno e contempla la richiesta di finanziamenti per dare il via alla realizzazione nell’area SGL Carbon di una parte - pilota del Polo scientifico e tecnologico. In sostanza si propone di acquisire al patrimonio provinciale il fabbricato dell’area noto come Villa Tofani per un importo di circa 800.000 euro (da cui andranno ovviamente detratti i fondi necessari per la bonifica dell’area che, com’è noto, dev’essere a carico del proprietario). Secondo il progetto redatto da Università di Camerino e TecnoMarche del valore complessivo di 1.750.000 euro (di cui 1,4 milioni dai fondi FERS e 350.000 a carico della Provincia), al piano terra andrebbe una sorta di “show room”  per spazi di rappresentanza e di consultazione con postazioni internet sia per l’aspetto turistico del territorio sia sull’organizzazione del Polo scientifico. Ai piani superiori invece inizieranno a funzionare le prime strutture del Polo deputate a fare da incubatore e a favorire l’insediamento delle imprese.