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Upi e urbanisti: riformare il governo del territorio
Affinché sia riconosciuto il ruolo delle Province come ente di governo di area vasta
della Cartiera Papale di Ascoli Piceno per iniziativa dell'UPI, l'Unione delle Province Italiane, e dell'INU, l'Istituto Nazionale di Urbanistica che da quasi 80 anni promuove gli studi edilizi e urbanistici diffondendo i principi della pianificazione.
Poiché giacciono in Parlamento diverse proposte di legge di riforma del governo del territorio, il convegno aveva lo scopo di illustrare agli amministratori provinciali giunti da tutta Italia e ai tecnici interessati a questa delicata materia la proposta formulata dall'INU che costituisce un punto di riferimento importante per il dibattito nazionale.
Aperto dall'intervento del presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande in rappresentanza dell'UPI regionale (che ha posto l'accento sui contenuti del cosiddetto "piano casa", avanzando forti critiche sul suo impatto sul territorio e sullo scavalcamento del ruolo delle Province in materia) il seminario ha dunque rappresentato un importante momento di confronto e di approfondimento al fine di definire comuni orientamenti fra UPI e INU, sia nel merito delle proposte che per collaborare al migliore e più celere svolgimento del percorso riformista.
I lavori si sono infatti conclusi con l'approvazione di un documento congiunto UPI-INU sottoscritto dal presidente della Provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi, nella sua qualità di vicepresidente nazionale UPI, e dal presidente dell'INU Federico Oliva sulla riforma per il governo del territorio che, tra i punti qualificanti, ribadisce l'efficacia della pianificazione territoriale delle Province nel governo del territorio. INU e UPI chiedono infatti che la "Carta delle Autonomie" che il Parlamento è chiamato ad approvare riconosca l'importante ruolo delle Province come ente di governo di area vasta e individui come funzione fondamentale delle Province il Piano Territoriale di Coordinamento, strumento di pianificazione di area vasta rispetto al quale va verificata la coerenza dei piani comunali e di settore.
Molto importante, poi, il passaggio del documento in cui si sottolinea come "lo sviluppo della funzione di coordinamento dell'Ente intermedio attraverso la sua pianificazione si esplica prevalentemente attraverso il contenimento del consumo del suolo e delle altre risorse non rinnovabili, la definizione dell'assetto delle reti di mobilità e tecnologiche, la definizione di limiti di sostenibilità e delle prestazioni ambientali di area vasta e si attua attraverso modalità, procedure e strumenti per favorire la copianificazione e il dialogo tra i Comuni sui problemi di area vasta e sul relativo governo del territorio e modalità perequative e compensative con effetti territoriali".
Un concetto sviluppato da Massimo Rossi che ha ribadito come la "pianificazione non può che essere correlata a sistemi locali che tengano conto delle condizioni naturali, che coinvolgano soggetti istituzionali e socio economici, soprattutto che non siano circoscritti agli angusti confini municipali ma siano in grado di gestire problematiche complesse di rilievo sovracomunale garantendo una visione ampia ma non distaccata della realtà".
Non è un caso che l'Unione delle Province Italiane abbia scelto Ascoli per un seminario su questo argomento: com'è noto, infatti, la Provincia guidata da Massimo Rossi ha posto tra i punti qualificanti dell'azione amministrativa proprio la tutela del territorio (e del paesaggio che ne è la manifestazione più evidente), intesa come salvaguardia dal consumo indiscriminato e come risorsa da utilizzare con intelligenza per farne "valore aggiunto".