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G20: 5 mila miliardi di dollari per l'economia mondiale
Impegno di tutti gli Stati per mettere fine ad investimenti nei paradisi fiscali
sfide all’economia in questo periodo di grave crisi. Francia e Germania, appoggiate dall’Italia, hanno fatto approvare nella riunione una riforma dell’organizzazione finanziaria internazionale. C’è un impegno di tutti gli Stati partecipanti al G20 per mettere fine ad investimenti nei paradisi fiscali - la black list - quali Costa Rica,Filippine, Uruguay e Malaysia,mentre risultano “sorvegliati speciali” in quanto non rispettano gli standard dell’ OCSE – Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico – la Svizzera,il Belgio,Lussemburgo l’Austria ed il Liechtenstein.
“Il tempo del segreto bancario è ormai passato “ ha sottolineato il presidente francese Sarkozy commentando la dichiarazione” firmata da 20 Paesi riuniti intorno ad uno stesso tavolo”.
Secondo quanto dichiarato dal primo ministro britannico Gordon Brown, saranno 5000 i miliardi di dollari destinati dalla comunità internazionale a fronteggiare la crisi entro il 2010.
I leader del G20 si sono poi impegnati a garantire 1000 miliardi di dollari al Fondo monetario internazionale ed anche 250 miliardi di “diritti speciali di prelievo”,una sorta di valuta virtuale del FMI che può essere scambiata con dollari,Yen , euro ed altre monete pesanti.
Obama ha avuto parole dure sugli stipendi dei manager; “non ci saranno più bonus per chi causa fallimenti” ha replicato Gordon Brown.
Ma non si è parlato solo di economia al vertice di Londra,Obama ed il russo Medvedev si sono impegnati per stabilizzare le tensioni sul Caucaso intensificando i rapporti tra Nato e Russia il che presuppone un congelamento dell’allargamento della Nato ad Ucraina e Georgia che ricadrebbero quindi sotto l’ influenza di Mosca.
Anche con la Cina Obama ha rilanciato un “dialogo economico e strategico”ciò significa che il Segretario di Stato Hillary Clinton avrà molto da lavorare con il gigante cinese per evitare il ripetersi di crisi, come quella avvenuta di recente nel Mar della Cina fra unità americane e cinesi in acque territoriali contese, inoltre si è parlato a lungo del missile intercontinentale che la Corea del Nord intende lanciare nei prossimi giorni.
Un nuovo G20, per fare il punto sui progressi ottenuti si terrà quest’anno, probabilmente a New York, in occasione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.