Castelli: Tagli al 118 di Ascoli? Ipotesi grave e preoccupante

Castelli: Tagli al 118 di Ascoli? Ipotesi grave e preoccupante

«Evitare che si diffonda nell'opinione pubblica un clima di inquietudine ed apprensione»

La sinistra è sempre abile nel fare promesse elettorali, ma quando è al potere non perde occasione per danneggiare Ascoli. Se davvero a partire dal 1 maggio, come riportato dalla stampa locale, il servizio del 118 non non fosse più capace garantire alla cittadinanza un servizio di emergenza adeguato alle necessità dei pazienti ascolani saremmo di fronte a un fatto estremamente grave e preoccupante. Il 118 non può subire  ridimensionamenti immotivati trattandosi di un presidio che, come spesso accade in caso di incidenti stradali o patologie d'urgenza, decreta la salvezza delle persone. Ritengo, tra l'altro, che eventuali attività di riorganizzazione debbano comunque essere oggetto di attenta valutazione preventiva e comunicati agli operatori ed all'utenza con meccanismi utili ad evitare che si diffonda nell'opinione pubblica un clima di inquietudine ed apprensione.
Clima che, al contrario, non smette di caratterizzare da anni la nostra sanità. 5 direttori di Zona in quattro anni, un licenziamento in tronco ed una continua ed estenuante conflittualità interna al sistema sono solo alcuni degli elementi che impongono un taglio netto con le lobby che sinora hanno governato la sanità ascolana. Spero che questo cambio di marcia sia rappresentato dall'istituzione dell'azienda ospedaliera del Piceno. Una nuova dimensione organizzativa che richiederà comunque anche una nuova mentalità da parte dei gestori del sistema.
Soprattutto per quanto riguarda un doveroso passo indietro per quanto riguarda le ingerenze della politica. In ogni caso ho presentato stamattina  un'interrogazione in Regione per chiedere chiarimenti a Spacca e Mezzolani. Ciò anche in virtù del fatto che i tagli al 118 di Ascoli Piceno pare siano condotti in ragione di un processo di "omogeneizzazione e armonizzazione dell'attività e della remunerazione dei medici convenzionati nell'intero territorio regionale"».