Sabato scorso abbiamo assistito allo sconfortante spettacolo di una amministrazione che è implosa nel peggiore dei modi: con uno scontro sanguinoso tra i due massimi rappresentanti del sistema di potere che ha nei fatti controllato la città in questi 10 anni.
I loro interventi hanno presentato due facce di uno stesso fallimento.
Ciccanti ha sfoderato una lista di inadempienze gravi del governo cittadino rispetto al suo stesso programma, certificandone in questo modo la responsabilità principale che l’opposizione gli addebita da sempre: la totale inerzia nei confronti delle tante esigenze della città, lasciate senza risposta.
Come dargli torto?
Peccato che il contributo principale a questa cappa di immobilismo che avvolge la città lo abbia dato proprio l’onorevole Ciccanti, parte determinante dell’amministrazione per 10 lunghi anni meno tre mesi.
Celani non ha potuto controbattere con i fatti (che non ci sono) ma ha messo in luce la motivazione esclusivamente elettorale della sfiducia posta dal suo ex alleato; ma facendolo ha rivelato la reale natura dell’alleanza che ha guidato la città in questi anni: un mero accordo di potere; quando questo è saltato è saltata anche l’alleanza.
Di fronte a questa frantumazione del centrodestra il Partito Democratico ha davanti a sé un compito difficile ma praticabile: quello di offrire una valida alternativa ad una città indebolita dal malgoverno di questi anni oltre che dalla crisi internazionale.
Adesso, anche grazie al senso di liberazione che sentiamo rispetto ad un governo cittadino che abbiamo sempre avversato, il partito si avvia con forza a dar vita alla campagna elettorale che porterà Antonio Canzian a diventare il prossimo Sindaco di Ascoli.
Sarà una campagna elettorale basata sul continuo contatto con i cittadini.
Abbiamo un preciso progetto di città, ma lo vogliamo condividere con chi la città la vive. Sulle singole questioni, specifiche di quartieri o di frazioni, saremo attenti agli aggiustamenti e alle proposte che arrivano dagli incontri “sul campo”.
Chi meglio degli abitanti di una frazione, ad esempio, possono suggerire gli interventi più adatti al loro paese?
Ci sono alcuni punti fermi inoltre su cui il PD non è disposto a derogare riguardo al prossimo governo cittadino: la trasparenza amministrativa e la formazione di una squadra competente, motivata, disposta a lavorare sodo; perché il compito che ci aspetta non è per niente facile ma è l’unica strada possibile per ridare fiato e speranza ad Ascoli.
Il naif Merlonghi
Dante Merlonghi, che ritengo parli a titolo personale,sembra essersi vistosamente distratto in questi ultimi mesi; ignora infatti che ad Ascoli PDC, Rifondazione Comunista, Verdi, Partito Democratico e Italia del Valori, hanno sottoscritto il 5 Marzo scorso un documento in cui condividono il percorso già avviato insieme e si riconoscono nella candidatura di Antonio Canzian a Sindaco di Ascoli.
Addirittura sostiene, contrariamente a quanto sempre e comunque sostenuto dal partito a cui credo egli appartenga di non escludere le primarie di coalizione e di presentare un proprio candidato. Pur essendo abituati al modo naif di fare politica di Merlonghi e pur pensando che forse le sue opinioni non siano del tutto farina del suo sacco, credo che la situazione politica di Ascoli, soprattutto dopo le dimissioni del sindaco Celani, richiedano davvero qualcos’altro: serietà, responsabilità e affidabilità, che il segretario e il consigliere comunali dell’Italia dei Valori hanno dimostrato di possedere, a differenza di altri.