Corradetti: La premiazione dei membri sa di manovra elettorale
«Sono stato invitato come ex Presidente di Circoscrizione di Campo Parignano alla manifestazione di ringraziamento per il lavoro svolto organizzata dal Sindaco Celani e dall’Assessore Silvestri con la probabile relativa consegna di un attestato.
Tale evento che coinvolge tutti gli ex presidenti e consiglieri, (oltre 800 cittadini) è stato convocato in fretta proprio il giorno prima della discussione della mozione di sfiducia al Sindaco ed ha il sapore di una evidente iniziativa elettorale.
Proprio coloro, infatti, che per 10 anni non hanno attivato alcun intervento per consentire alle circoscrizioni di svolgere un ruolo attivo, li ritroviamo oggi a celebrare commossi la chiusura dell’esperienza del decentramento ascolano.
Proprio coloro che non hanno mai attivato alcuna riforma delle circoscrizioni, che non ne hanno mai aumentato i poteri e le competenze, che non hanno mai modificato le disponibilità economiche, che non hanno mai preso in considerazione i pareri espressi e che dopo avere proposto piani delle opere pubbliche con priorità mai rispettate e mai attuate, oggi, dopo averle umiliate pensano di continuare a sfruttarle elettoralmente.
Le circoscrizioni sono nate dopo l’esperienza dei comitati di quartiere spontanei degli anni settanta, ma sono state preda del metodo del controllo del consenso, uno dei grandi mali che ne ha spesso bloccato la funzione. Questa manifestazione organizzata da Celani e Silvestri sembra proprio somigliare all’ultima spremuta elettorale.
Credo, infine, che certamente sarà necessario individuare, nelle prossima legislatura, nuove forme di partecipazione dei cittadini, soprattutto in considerazione dell’elevato numero di frazioni della nostra città magari ripartendo proprio dall’esperienza dei comitati di quartiere, e di quanto di buono è stato fatto dalle circoscrizioni».
Stefano Corradetti, consigliere comunale Pd
Gaspari (Circ. Mozzano): Quale futuro per Ascoli?
«In qualità di Consigliere della Circoscrizione di Mozzano, ormai da tre legislature, l’anno scorso ebbi ad esprimere tutte le mie preoccupazioni a seguito delle famose misure normative finalizzate alla riduzione dei costi della politica, che avrebbero visto ad Ascoli Piceno l’abolizione delle nove circoscrizioni che circa trenta anni fa furono istituite al fine di garantire, per il tramite dei Consiglieri circoscrizionali quel ruolo di cerniera tra ’amministrazione comunale e i cittadini della periferia, nel tentativo di rappresentare dignitosamente i loro territori, di farsi promotrici delle loro istanze e delle loro esigenze nelle opportune sedi istituzionali.
La mia intenzione era quello di creare in città un sano e vivace dibattito sull’argomento tentando vanamente di stimolare la stessa Amministrazione comunale nel ricercare e studiare nuove forme di partecipazione istituzionale a tutela dell’intera periferia ascolana, magari mediante la previsione di bozze di regolamenti volti all’istituzione e al funzionamento di organismi di decentramento partecipativo in sostituzione delle soppresse Circoscrizioni e nel contempo espressione delle varie periferie della città quali ad esempio assemblee di quartiere, comitati di quartiere, gruppi di lavoro e portavoci. Con grande rammarico constato invece che la sensibilità di questa Amministrazione nei confronti dei locali organi decentrati, semmai ci sia stata - ha portato semplicemente in questi giorni all’organizzazione di una cerimonia a cura dell’Assessorato al Decentramento in cui verrà dato l’addio alle Circoscrizioni mediante la consegna di attestati di gratitudine a tutti i consiglieri che si sono impegnati negli ultimi trenta anni, dando con grande senso civico un importante contributo alla crescita della città.
Penso francamente che questa cerimonia rappresenti un atto dal sapore puramente elettoralistico e propagandistico da parte dell’attuale Giunta comunale impegnata alle prossime amministrative avente lo scopo esclusivo di occultare invece il totale e reale disinteresse che l’attuale Amministrazione comunale in questi ultimi dieci anni ha dimostrato nei confronti delle Circoscrizioni locali, che si sono viste spogliare molte volte addirittura della principale funzione riconosciuta dallo Statuto, quella puramente consultiva, limitata al rilascio di semplici pareri e che ha portato molto spesso ad una mortificazione vera e proprio del ruolo del Consigliere circoscrizionale. Ribadisco nuovamente che Ascoli Piceno invece non vanta solo un centro storico, ha anche una realtà periferica che non va trascurata, ma che, anzi, manifesta un bisogno assoluto di essere riconsiderata, rivitalizzata, valorizzata sin da ora e per i prossimi anni, in considerazione soprattutto della necessità attuale e impellente di ridisegnare una nuova città, un nuovo capoluogo per una nuova provincia. Perché Ascoli ha bisogno di un grande progetto, di una grande energia che circoli nelle periferie come nel centro, che produca effetti diversi nei contesti diversi, ma che risponda alla fine agli stessi valori».
Massimo Gaspari, Consigliere della 5^ Circoscrizione di Mozzano