Agostini: Castelli dà i numeri a vanvera

Agostini: Castelli dà i numeri a vanvera

E' giusto un dispendio di risorse prima dell'apertura della campagna elettorale per i manifesti?

Sarebbe stato sufficiente che Castelli, con estrema chiarezza, avesse detto, in una situazione di crisi come quella che stiamo attraversando e di fronte alle tante persone che perdono il posto di lavoro, se sia giusto, che diversi mesi prima dell’apertura della campagna elettorale, ci sia un dispendio di risorse così alto per manifesti, sedi e quant’altro. 
Sono ovviamente orgoglioso di non essere apprezzato da Castelli come amministratore, del resto questa è una funzione che lui ha vissuto sempre dall’opposizione, non sapendo come si risolvono i problemi dei cittadini e del territorio. Per Castelli l’importante sembra essere esclusivamente saper dire NO; questa è la sua cultura che difficilmente riuscirà a togliersi, tanto che, difficilmente, riuscirà a convincere gli elettori ascolani a votarlo come Sindaco del capoluogo Piceno.
Le cifre che Castelli enuncia sono totalmente inventate  e questo testimonia la sua scarsa capacità come amministratore pubblico.
Sembra fregiarsi di una condizione ammirevole quando dichiara che lui un lavoro lo ha: appunto, non se ne possono fare due perché fare il consigliere regionale richiede l’esclusività del rapporto e, consapevole di questo, lui stesso dice, traendo in inganno i cittadini, che continua a svolgere due mestieri.
E’ vero: dobbiamo guadagnarci il lauto stipendio e come Castelli sa (e come io so) quello del parlamentare non è dissimile da quello del consigliere regionale. Se poi a quest’ultimo ci si somma quello del secondo lavoro sono convinto che i cittadini siano in grado di fare elementari conteggi e trarre le dovute conclusioni.
Per quanto riguarda i presunti accordi tra parlamentari vorrei solo ricordare, senza offendere nessuno, che tali presunti inciuci arriverebbero dopo decenni in cui lo stesso Castelli, non solo ha fatto accordi ma addirittura ha governato decenni con i parlamentari a cui allude e se oggi diversi di loro propugnano mozioni di sfiducia all’amministrazione comunale di Ascoli Piceno, che hanno visto in questi anni come assoluto protagonista l’avvocato Castelli, dovrebbe farne ammenda e criticare solo se stesso. Se essermi impegnato per finanziare il Polo Universitario e la strada Mezzina (progetti dei quali, dopo tanti anni, l’amministrazione comunale e quella provinciale non riescono ancora a far partire i lavori); se aver riconosciuto la giusta importanza alle imprese agricole del nostro territorio nella provincia più agricola delle Marche; se aver inserito la Giostra della Quintana tra le manifestazioni del Piano Turistico Regionale; se aver promosso ed organizzato una manifestazione di livello nazionale come Fritto Misto, da sempre apprezzata anche dall’avvocato Castelli; se tutto questo risulta essere una colpa lo dica con chiarezza affinché i cittadini possano giudicare.
Concludo comunicando che non risponderò più a simili esternazioni dai toni deliranti dell’avvocato Castelli ma, se lui vuole, ribadisco che sono sempre disponibile a confronti privati e/o pubblici, sulle tematiche del territorio come, per esempio, sulla questione delle infrastrutture che pare, ultimamente, abbia stimolato anche il suo interesse.