/Canzian sindaco, c'è l'appoggio di Rifondazione comunista
Canzian sindaco, c'è l'appoggio di Rifondazione comunista
«Rappresenta l'alternativa allormai noto avvicendamento di forti poteri delle lobby affaristiche»
ai simpatizzanti, ha deliberato di aderire al documento del Candidato Sindaco Antonio Canzian dimostrando la propria disponibilità ad iniziare un serrato lavoro di coalizione sulla progettutalità e sulla programmazione a favore della nostra città e dei nostri concittadini.
Un percorso ed una scelta non facili per i Compagni del Direttivo soprattutto dopo i bassi comportamenti di alcuni dirigenti del PD a livello provinciale e comunale; comportamenti che comunque dimostrano ancor di più che sia Massimo Rossi che Antonio Canzian possono essere la reale alternativa all’ormai noto avvicendamento di forti poteri delle lobby affaristiche che in questi anni hanno operato soprattutto nel Comune ascolano.
Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad un balletto degno della peggiore scuola politica: dalla questione della discarica di Relluce (sollevata senza denunce e senza chiedere un immediato intervento della magistratura), alla questione bassamente populista dei manifesti elettorali (come se non sapessimo tutti quanto ci costa quel parlamentare).
Attori di questo balletto sono - appunto - parlamentari che – se fossimo in una favola potremmo collocarli nel Paese dei Balocchi ma che invece, più realmente, oggi, sono intenti a dirimere situazioni locali dando l’impressione che non abbiano nulla da fare a Roma nonostante l’importante mandato che hanno ricevuto a rappresentare la nostra terra nel massimo organismo decisionale della nostra povera Italia.
La nostra decisione dunque nasce da una serie di esigenze che hanno come comune denominatore quello di costruire intorno alla città un nuovo modello sociale che abbia il cuore nel centro della “polis”, che sia attento ai problemi della nostra gente come degli ospiti, che sappia ridare speranze per un futuro non più nero come il decennio vissuto sotto l'oscurantismo della Giunta Celani».