Castelli: Agostini lavori a Roma per meritarsi lo stipendio

Castelli: Agostini lavori a Roma per meritarsi lo stipendio

«Alcuni parlamentari preferiscono complottare insieme che tutelare il territorio a Roma»

conferenza stampa. Non so se Agostini si riferiva a me o ad altri. Resta il fatto che, per quanto mi riguarda, sono stato educato al rispetto del denaro, proprio ed altrui. Chi (come il sottoscritto) un lavoro ce l'ha, sa perfettamente quanto vale il sudore e il sacrificio. Sia nello studio che nell'esercizio di un mestiere. Mi sembra, però, doveroso ricordare ad Agostini che se ciascuno di noi deve rispetto al  denaro proprio ne deve ancora di più a quello del contribuente.
Da questo punto di vista Agostini non mi sembra un campione di parsimonia. Nel suo lungo curriculum amministrativo di rappresentante della Regione si annoverano parecchi casi che 'fanno a cazzotti' con la sobrietà che Agostini propugna da qualche giorno. Non è forse Agostini ad aver avallato l'affitto milionario che l'Ing.Maresca ha siglato con un istituto privato ascolano per i locali che ospitano dal 2001 il Dipartimento di Prevenzione della Zona Territoriale n.13 a Campo Parignano?
Si tratta di 240.000 euro all'anno che magari potevano essere patrimonializzati diversamente oppure utilizzati per la salute dei cittadini ascolani. Ora sembra che il nuovo Direttore di Zona voglia, fortunatamente, mettere le mani su questa faccenda.
E' un dato incontrovertibile, però, che la mancata approvazione da parte della Regione del progetto per il polo universitario ha prolungato in maniera abnorme il pagamento degli affitti milionari di Campo Parignano in favore dell'istituto privato (che ovviamente si frega le mani).
Vogliamo parlare poi degli 11 milioni di euro che dovevano finanziare la CASTRUM, la nuova cantina di Castorano tanto voluta da Agostini quando era assessore all'agricoltura e mai venuta alla luce?
Oppure dei 266.000 euro erogati in appena 4 mesi, tra l'agosto ed il dicembre del 2007, in favore di una nota cooperativa rossa di Offida per la promozione dei prodotti vinicoli marchigiani?
Quasi mezzo miliardo del vecchio conio che stride a confronto della miseria (25.000 euro annui) con cui la Regione sostiene la Quintana di Ascoli.
Potrei continuare all'infinito nel citare casi amministrativi - perfettamente leciti, per carità – che hanno visto l'On. Agostini non particolarmente ossequioso di quel principio di sobrietà che pretende dagli altri. Potrei ma mi fermo qui. Anche perché, da un po' di tempo, Ascoli pullula di parlamentari in preda ad un strana sindrome ansiosa. Invece che stare a Roma a tutelare gli interessi del proprio territorio preferiscono complottare insieme per le rue di Ascoli. Capisco l'ansia di gestire il potere locale ma vista la grave crisi, caro Agostini, non sarebbe più etico cercare di lavorare sodo a Roma per meritare il lauto stipendio che il contribuente paga a te ed al tuo portaborse? Resto in attesa di una risposta. Da solo o in coppia».