/L'associazione Walter Tobagi vuole scuotere la città
L'associazione Walter Tobagi vuole scuotere la città
Si colloca politicamente nel centrosinistra. Cultura e dibattito sui programmi per crescere
«Ma non c'è alcun tentativo di congelare l'attività del segretario provinciale del Psi – dice D'Isidoro – In un partito è legittimo che ci siano differenziazioni nel dibattito interno, è un segno di democrazia, appannaggio da sempre di un partito di tradizioni centenarie che vuole essere ora un partito nuovo: il Psi». Un'associazione che nasce da una spinta dal basso.
«I soci fondatori sono attualmente 15 – dice Nino Capriotti – e la sede al momento è in via Tornasacco, ma c'è la possibilità di trovare una nuova sede. Questa associazione nasce da una spinta dal basso, da un'esigenza delle gente che i partiti siano diversi, abbiano un confronto reale con i cittadini, non come ora che sono relegati ad essere solo simboli, scudetti utili per andare alle elezioni». Un'associazione utile in un momento di confusione.
«Occorre parlare di proposte intelligenti, di programmi – dice D'Isidoro – in un momento come questo dove regna la confusione da parte dei partiti è necessario un dialogo importante per evitare reticenze, annunci, retromarce. Sui temi dello sviluppo del territorio ci vogliono ulteriori interrogazioni, approfondimenti. Se continuiamo con le polemiche da cortile si alimenterà la disaffezione dei cittadini alla politica.
La gente non capisce più certi atteggiamenti in un momento di crisi come quello attuale». Walter Tobagi è un uomo simbolo della cultura, vittima del terrorismo, perchè testimone di principi di democrazia e libertà. Da qui il nome dell'associazione che è aperta a tutti coloro che, per recuperare la città territorio e il suo ruolo , il suo sviluppo, vogliano far proprio un processo culturale che dia sostanza alle esigenze delle nuove generazioni, così prive di storicizzazione, ai problemi delle donne e del lavoro.
E' un tentativo di scuotere la città dal suo torpore. La sua apertura s'incarna nella scelta del responsabile della sezione cultura: l'architetto Ivana Manni.