Vicenda Sturani, Dragotto avoca l'indagine

Vicenda Sturani, Dragotto avoca l'indagine

A quanto si è appreso non riguarda, almeno al momento, la richiesta di archiviazione

richiesta di archiviazione per prescrizione dei reati, sulla compravendita dell'area portuale ex Ccs, la stessa in cui è indagato per corruzione il sindaco pd di Ancona Fabio Sturani, dimessosi l'altro ieri. A quanto si è appreso, l'avocazione non riguarda, almeno al momento, la richiesta di archiviazione, che il gip Alberto Pallucchini dovrebbe valutare nell'udienza del 3 marzo prossimo.
I fatti al centro delle indagini, condotte dal procuratore capo Vincenzo Luzi e dal sostituto Paolo Gubinelli, risalgono al 2001, quando la municipalizzata Anconambiente acquistò per 5,1 miliardi di lire un'area da 18 metri quadrati, all'epoca di proprietà dell'imprenditore Alberto Rossi. Lo stesso imprenditore che poi assunse Sturani in una società di assicurazioni, e che è coindagato con l'ex sindaco per concorso in corruzione.
Secondo la procura, Sturani avrebbe favorito Rossi, inducendo l'allora presidente di Anconambiente Umberto Montanari ad acquistare il terreno, stando ai pm a rischio di svalutazione. Come contropartita, il sindaco avrebbe ottenuto l'assunzione presso la Servizi Assicurativi e contributi elettorali per circa 33.500 euro. Nell'inchiesta figurano altri tre indagati a vario titolo. Per tutti, i pm hanno chiesto al gip l'archiviazione dei reati. Nessun commento da parte della procura sull'iniziativa del pg.