La Regione potrebbe anche costituirsi in giudizio davanti alla Corte costituzionale
sono riuniti oggi per individuare una soluzione all'impugnativa del governo nazionale della norma che, "nell'ambito della Finanziaria regionale", favorisce la stabilizzazione del lavoro precario. Lo riferisce un comunicato. Nel corso della riunione, i tecnici della Regione hanno illustrato le motivazioni dell'impugnativa che, in sintesi, impedisce di cumulare i contratti di lavoro a tempo determinato con i contratti di collaborazione coordinata e continuativa e quelli a convenzione. "Il primo passo - ha spiega Spacca nella nota - sarà quello di cercare un'intesa con il governo nazionale rimuovendo le motivazioni dell'impugnativa e tutelando allo stesso tempo le legittime aspirazioni di tanti lavoratori precari. Sono convinto, vista la bontà del provvedimento in discussione, che troveremo una soluzione. In ogni caso - prosegue Spacca - se così non dovesse andare la Regione si costituirà in giudizio davanti alla Corte costituzionale con le migliori professionalità disponibili sul mercato". "Stiamo inoltre valutando l'incidenza - conclude Spacca - che l'impugnativa avrà sulle singole fattispecie di lavoratori, ma quel che è certo è che non abbiamo alcuna intenzione di rinunciare al programma di stabilizzazione del precariato".