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Celani: sono sereno, non mi presto a mezzucci politici
Ai tre assessori che hanno appoggiato la mozione replica: «Perché non se ne vanno?»
maggioranza di centro destra (liste civiche, Udc, alcuni di An e del Pdl), il sindaco Piero Celani è «sereno». «Mi vogliono forzare la mano per farmi inserire nella scelta del mio successore. Dire che mi hanno tirato per la giacchetta in questa storia è un eufemismo». Così ha spiegato oggi ad Ancona, dove ha fatto un'apparizione nelle stanze adiacenti l'aula del consiglio regionale. «Comunque io non mi presto a questi mezzucci politici» ribatte il primo cittadino. La mozione, che se approvata, potrebbe decretare la fine anticipata, anche se di poco, del suo secondo mandato (la scadenza naturale è intorno al 20 aprile) «è una forzatura, un sopruso ai danni della città, che non capisce. Fortunatamente - sottolinea - l'amministrazione ha chiuso quasi tutto a livello di progetti».
E sui partner, o ex partner come l'on. Amedeo Ciccanti (Udc), che si sono schierati contro di lui, il sindaco di Ascoli osserva che «a meno di due mesi dallo scioglimento del consiglio comunale si rimangiano tutto il lavoro fatto in dieci anni. Capisco i loro problemi, ma non posso risolverli io».
Severo il giudizio su tre assessori che hanno appoggiato la mozione: «Perché non se ne vanno?». Celani non prevede ricadute sulla sua candidatura a presidente della nuova Provincia di Ascoli Piceno per il Pdl, né su quella del candidato sindaco del centro destra Guido Castelli, consigliere regionale di An. «Hanno voluto giocare sugli ultimi due mesi di amministrazione: ieri uno dei punti all'ordine del giorno era un atto per il passaggio dalla Soprintendenza al Comune di Forte Malatesta, la futura sede del Museo dell'Alto Medioevo».
E Ciccanti ha assicurato il suo voto, «a patto che non venga inaugurato in campagna elettorale». Ad Ancona, Celani ha incontrato Castelli e alcuni esponenti di FI e An, «ma non sono qui per questo - ha spiegato - ho visto l'assessore regionale alla sanità Almerino Mezzolani per la vendita di un edificio dell'Asur».